Attualità - 15 maggio 2013, 08:48

Rosy Guarnieri: "Lo IAT non è stato spostato, ma affiancato dal bar"

Polemiche del Movimento 5 Stelle di Albenga sull'ufficio informazione ed accoglienza turistica

Rosy Guarnieri

Ieri Carla Mattea, assessore al turismo della provincia di Savona, ha dichiarato che lo spostamento dell’ufficio informazioni ed accoglienza turistica di Albenga dalla sede di piazza del Popolo alla palazzina Ester Siccardi è avvenuto senza nessuna autorizzazione preventiva o richiesta da parte dell’amministrazione comunale ingauna. Quando si decide di spostare l’ufficio del turismo, che è di pertinenza della provincia di Savona, è necessario chiedere un parere all’ente provinciale, che deve verificare, tra le altre cose, l’alta visibilità della nuova collocazione, ed in questo caso, secondo l'assessore provinciale, nulla sarebbe stato richiesto. Per questi motivi la Mattea ha inviato una lettera all’assessore regionale al turismo Berlangieri e l’erogazione annuale di contribuiti a favore dello IAT, ad oggi, appare in forse.

Ma l’assessore Mattea non sembra l’unico ad avere dei dubbi sulla destinazione d’uso del nuovo ufficio. Anche il Movimento 5 stelle di Albenga , infatti, esprime dubbi e perplessità sulla scelta dell’amministrazione Guarnieri: nella delibera n. 62 del 2013 la giunta comunale ha infatti disposto la trasformazione in caffè letterario, portando a sostegno della scelta i vantaggi che essa avrebbe comportato, tra i quali la destinazione a luogo di aggregazione giovanili, lettura, promozione ed organizzazione di visite guidate e di bigliettazione per visite e musei.

Secondo il Movimento 5 Stelle già nel momento dell’emanazione dell’atto si sarebbero verificate delle irregolarità: “Notiamo, per inciso, che in questa delibera, la Giunta evita accuratamente di dichiarare la proprietà comunale della struttura adibita a Ufficio Informazioni Turistiche, di dare i riferimenti catastali della struttura oggetto della trasformazione e, di fissare dei parametri economici per chi detto “Caffè letterario” andrà a gestire. Alla pubblicazione del Bando di Gara si scopre che il vincitore di questo bando dovrà corrispondere al Comune: 2500 € di base d’asta, un canone da 208 € mensili, 7,5 €/mq. Secondo la stima dell’Ufficio Patrimonio, in riferimento alle cifre medie di mercato e a quelle fornite dall’Agenzia del Territorio, in quella zona, l’affitto dovrebbe essere compreso dai 300 ai 378 €/mq, perchè il Comune parte da una base d’asta che è il 55% in meno rispetto al valore di mercato? La foglia di fico dietro cui il Comune si nasconde è proprio la gara da svolgersi che dovrebbe essere aperta, ma poi impone dei requisiti così restrittivi che danno adito al legittimo dubbio circa l’esito della gara stessa.”

Il Movimento 5 Stelle solleva dubbi anche sul bando della gara d’appalto per la gestione del nuovo punto di piazza del Popolo: “Anzitutto, dalla pubblicazione del bando (8 Maggio) alla scadenza (23 Maggio) corrono solamente 15 giorni, nei quali il candidato dovrà fornire: - un progetto per la riqualificazione del chiosco e dehor annesso; - un progetto dell’attività di presidio e socio-culturale per favorire attività per famiglie, giovani e bambini con particolare attenzione alla valenza aggregativa per la comunità LOCALE (se sei straniero le attività aggregative non son per te!!);- requisiti di onorabilità (mancanza di fallimenti alle spalle, procedure penali pendenti); - gli estremi di una società costituita con almeno il 50% dei giovani entro i 35 anni, iscritta alla camera di commercio ed immediatamente operativa dal giorno dopo l’aggiudicazione. Con tutta la buona volontà, come si può incentivare l’imprenditoria giovanile se , dal momento della pubblicazione, si hanno solo 15 giorni per districarsi tra le puntuali richieste del Bando di Gara? Senza contare che dei sei punti qualificanti definite dalla Giunta per giustificare la trasformazione dell’Ufficio Informazioni Turistiche in Caffè Letterario ben poche si son salvate nella stesura del Bando di Gara., In pratica è rimasto solo il bar con la somministrazione di cibo e bevande (la più lucrosa per il privato) perdendo del tutto la valenza di utilità pubblica fondamentale, qual è, a nostro avviso, il punto di informazione turistico e biglietteria unificata a servizio e supporto dei musei cittadini! Noi del Meet Up “amici di Beppe Grillo” vorremmo vederci più chiaro, capire perchè chiudere l’Ufficio Informazioni Turistiche  per trasformarlo nell’ennesimo bar, (in Piazza del Popolo e dintorni si contano 10 tra bar e chioschi!) alzando, a giustificazione, il paravento del “caffè letterario” per dare un po’ di “tono” ad una operazione onestamente indigesta di svendita di un bene pubblico per destinarlo ad un fine privato!”.

Rosy Guarnieri però risponde immediatamente ad entrambe le accuse e difende la scelta dell’amministrazione comunale: non si tratta infatti di trasferimento dell’ufficio di informazione ed accoglienza turistica in una nuova sede, ma di un semplice affiancamento all’attività di ristorazione: "L'Assessore Mattea, leggendo polemiche sterili promosse dall'opposizione albenganese, deve aver creduto a quanto riportato dagli organi di giornale. Davanti a una notizia, di norma, gli amministratori si attivano e si confrontano con i colleghi - specialmente se appartenenti allo stesso movimento - per verificarne la veridicità: sarebbe bastato, all'Assessore Mattea, alzare la cornetta e comporre il mio numero di telefono. Le avrei spiegato che nessuno, ad Albenga, sposta lo Iat: si tratta semplicemente di un arricchimento, di un potenziamento. All'ufficio informazioni turistiche, non si fa che affiancare un'altra attività, mirata, ovviamente, ad aumentare i servizi al cittadino e al visitatore, e ad aumentare così l'offerta turistica del territorio”.

C.G.