Politica - 15 aprile 2013, 13:53

Incontro lavoratori FAC ad Albisola, "Vogliamo risposte"

Gli ex dipendenti ora attaccano: "A che punto è il progetto di cui si è parlato per mesi?"

L'ingresso della FAC

Stamattina si è tenuto ad Albisola Superiore un incontro spontaneo tra lavoratori FAC: erano presenti circa 60 persone. "Lo abbiamo fatto poiché da tempo non abbiamo più notizie sull’evolversi della situazione della nostra azienda, e quando chiediamo notizie le abbiamo senza che ci venga data alcuna certezza", dicono i lavoratori.

Molti di loro erano presenti il 27 Dicembre scorso all’assemblea pubblica tenuta dal sindaco Franco Orsi, dove riferiva ai lavoratori e alla cittadinanza il suo progetto per il rilancio della fabbrica. "Tutti noi eravamo usciti da quella sala con una speranza per il nostro futuro lavorativo, e molti cittadini che erano presenti ci rincuoravano dicendoci: vedrete che una soluzione la si trova, non credo che il sindaco/senatore ci metta la faccia in prima persona se non ha sicurezze di poter finire il lavoro", raccontano gli ex dipendenti FAC. Che poi attaccano: "Anche nei giorni seguenti per le vie del paese non si parlava d’altro in modo positivo, con tante persone che ci chiedevano come dovevano fare per poter contribuire al successo del progetto (ricordiamo che il piano Franco Orsi prevedeva anche la partecipazione di cittadini volontari). Ora siamo arrivati ad Aprile, quasi alla fine della cassa integrazione straordinaria, ma di quel progetto non se ne sente più parlare (se non per voci che si rincorrono, ma molte poi prive di fondamento)".

L'appello dei lavoratori è chiaro: "Ora noi vorremmo sapere se si sta lavorando ancora a quell’ipotesi, a che punto è il progetto, se dobbiamo ancora coltivare qualche speranza oppure rassegnarci al nostro destino, che in questa provincia vuol poter dire raggiungere la soglia della povertà, visto che lavoro non ce n'è e non se ne trova. Al sindaco Franco Orsi, alla Regione Liguria, alla Provincia di Savona, ai sindacati, chiediamo risposte, che crediamo di meritare".

r.g.