"A causa del finanziamento gravemente insufficiente previsto per il 2013 per gli ammortizzatori sociali in deroga, CGIL, CISL e UIL della Liguria hanno organizzato una mobilitazione che mira a scongiurare la tragica situazione comunicata dall'assessore regionale Enrico Vesco".
Inizia con queste parole la circolare congiunta delle tre sigle sindacali con la quale si annuncia il presidio di domani, 10 aprile, davanti alla Prefettura di Savona. Al centro della contestazione, i fondi che dovrebbero garantire la cassa integrazione ai tanti lavoratori lasciati a casa dalle aziende con questa formula. Denaro che, denunciano i sindacati, non è sufficiente a garantire la copertura: a fronte dei 9137 lavoratori che attendono la cassa in deroga e 741 in attesa di mobilità, a disposizione ci sono solo 14,3 milioni di euro (a fronte dei 18 previsti fino a qualche settimana fa): cifra largamente insufficiente a coprire l'intero 2013. Anzi, ad oggi bastano solo per gennaio e febbraio: già marzo è messo in discussione. Secondo Vesco, alla Liguria servirebbero altri 50 milioni per raggiungere il fabbisogno annuo di copertura degli ammortizzatori sociali.
E così i lavoratori scenderanno in piazza, domani, chiedendo garanzie che allontanino lo spettro di nuovi licenziamenti. "Con tali manifestazioni le Organizzazioni Sindacali - recita la nota - denunciano la necessità di individuare soluzioni rapide ed efficaci per scongiurare i licenziamenti ai quali le imprese, già provate, saranno costrette a ricorrere nonchè l'esigenza di un nuovo Governo in grado di poter prendere decisioni coraggiose ed assennate per quanto riguarda il futuro di milioni di lavoratrici e lavoratori che stanno pagando sulla loro pelle il prezzo di una crisi che non hanno provocato".