Tutto pronto per l'inaugurazione della personale che l’artista savonese Aurelia Trapani terrà nella Galleria Arte del XXI Secolo in Via Quarda Superiore 5/R a partire dal domani e sino al 18 aprile.
L’inaugurazione avverrà questro pomeriggio, alle 17.30.
La savonese Aurelia Trapani ha al suo attivo molte personali che le hanno consentito negli anni di presentare al pubblico le novità della sua produzione, accolta con costante favore. In nessun caso si è trattato della mera ripetizione di un evento precedente, ma sempre di un aggiornamento volto a documentare i risultati della propria ricerca, impegnata a dare concretezza d'immagine ai nuovi empiti del cuore, a nuove soluzioni formali, ad inediti temi di riflessione: ecco perché il titolo di questa mostra è “Aurelia Trapani…e la ricerca continua”.
Non si tratta di una retrospettiva ma di un ponte rivolto al futuro, una sorta di Giano bifronte con un occhio rivolto al passato e un altro attento all'avvenire. L'intenzione dei curatori consiste nel presentare con scelte accurate la storia artistica della pittrice ponendo un accento particolare sul suo ultimo approdo, la decorazione su ceramica, che l'ha costretta, per la natura del supporto e la necessità di adeguare gesto pittorico e tipologia di colori al battesimo del fuoco, a riconsiderare, con eccellente riuscita, intenzioni e mezzi per conseguire il risultato voluto.
La scelta dei circa cinquanta pezzi esposti, non senza dubbi e dolorose esclusioni, ha permesso ai curatori di prendere atto delle qualità inventive dell'artista, nel senso che si sono trovati di fronte a pochissime repliche di un tema, prova di costante ricchezza d'idee e di soluzioni tanto grafiche che stilistiche.
"Non vorremmo si pensasse ad una esagerazione, - hanno dichiarato gli organizzatori, - ma il mondo di Aurelia è un'autentica fucina di fantasia, di genuinità e di spontaneità a stento inquadrate entro le necessarie regole sintattiche. I lavori esposti all'attenzione dei visitatori documentano la ricchezza di bouquets floreali rievocante il decorativismo di tempi ormai lontani, paesaggi innevati delineati con la cura ch'era stata di Claude Monet, ariose vedute che recano i brividi del vento e il profumo del salmastro o della terra feconda, brani architettonici resi con esemplare sobrietà di linee, atmosfere en plein air che recano una memoria di William Turner, immersioni sottomarine che accennano ai misteri delle origini, deliziosi impasti di colore che sembrano compiacersi della loro bellezza, intrisa di liricità, quasi un omaggio a l'art pour l'art, ossia di una maniera che non ha bisogno di rappresentare alcunché essendo di per se stessa perfettamente rappresentativa".
Hanno concluso i curatori: "Un ultimo doveroso rilievo ci induce ad affermare che Aurelia Trapani, pur nel mutare delle scene e del modi di renderle sulla tela o sulla ceramica, è rimasta sempre fedele e coerente alla propria milizia artistica, lontana dalle mode spesso effimere, per conferire palpito di vita ad una testimonianza d'arte affidata ad una mano felice posta al servizio della generosità e del sentimento".