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Attualità | 02 aprile 2013, 15:16

Il CO.I.S.P. savonese risponde alle critiche: "Orgogliosi di essere scomodi"

Sotto accusa nei giorni scorsi la manifestazione di Ferrara contro la giustizia

Il CO.I.S.P. savonese risponde alle critiche: "Orgogliosi di essere scomodi"

Ci attaccano, distorcendo i fatti accaduti e divulgando solo falsità, perché siamo scomodi, perché diciamo le cose che nessuno vuole più dire, perché esponiamo il nostro pensiero sempre e comunque, perché difendiamo, se riteniamo che debba essere fatto, posizioni che nessuno vuole più difendere e soprattutto perché non siamo orgogliosamente servi di nessuno”.

Inizia così l’intervento del Segretario Generale del CO.I.S.P. (Coordinamento per l'Indipendenza Sindacale delle forze di Polizia) di Savona Emiliano Bianchi, commentando l’attacco mediatico avvenuto negli ultimi giorni dopo gli avvenimenti accaduti a seguito della manifestazione organizzata dalla Segreteria Provinciale di Ferrara contro il sistema della giustizia italiano.

Anche questa volta” continua Bianchi “riusciremo attraverso il dialogo civile (forma di comunicazione che qualcuno ha furbamente evitato di usare) e l’esposizione dei fatti a riportare la sacrosanta verità su quanto accaduto il 27 marzo scorso in Piazza Savonarola a Ferrara. Molte persone nonché molti colleghi dopo un primo attimo di dubbio e perplessità (sacrosanti, considerata la valanga di fango vomitato sull’intera vicenda) ci hanno chiesto spiegazioni e/o si sono informati attraverso il sito del CO.I.S.P. (cosa che invito a fare a tutti coloro che ancora siano rimasti alla sola versione volutamente distorta e menzognera divulgata dai media!) ed ora ci inviano attestati di stima e di incoraggiamento nel continuare una battaglia giusta e sacrosanta, atta a stabilire una volta per tutte che i Poliziotti italiani NON SONO CITTADINI DI SERIE B sui quali l’applicazione delle leggi italiane viene fatta in maniera distorta, vessatoria e volutamente “punitiva” manco fossimo i peggiori delinquenti esistenti sulla faccia della terra".

"Giova ricordare a proposito che a nessun cittadino italiano sono mai stati negati gli arresti domiciliari o l’applicazione di pene alternative al carcere per un reato colposo ed un residuo di pena di 6 mesi; ai poliziotti invece, che evidentemente per la giustizia italiana non sono cittadini come gli altri. E' su queste ingiustizie abnormi - conclude Bianchi - che il CO.I.S.P. lotterà sempre malgrado tutto e tutti coloro che ci vorrebbero zittire perché siamo, mi piace ribadirlo, orgogliosamente scomodi”.

c.s.

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