Non lo faceva per fame ma per divertimento. Stendeva tra due alberi dell’orto una rete di filo sottile alta qualche metro e se ne andava. Il giorno dopo tornava, estraeva gli uccellini agonizzanti rimasti intrappolati, li sbatteva contro un albero per ucciderli, li introduceva in una sacchetto e se ne andava con il bottino sanguinante.
Accadeva nell’entroterra di Vado Ligure, frazione Segno; per un po’ la caccia abusiva è andata avanti, finché un passante inorridito lo ha visto ed ha avvertito la Protezione Animali savonese.
Le guardie zoofile dell’ENPA hanno subito svolto gli accertamenti e lo hanno individuato ed identificato; quindi hanno consegnato alla Procura della Repubblica di Savona una circostanziata denuncia per esercizio di uccellagione e maltrattamento di animali. Ora F.T., residente nelle vicinanze, rischia l’arresto fino ad un anno o la sanzione fino a 2.066 euro. E l’ENPA chiederà di costituirsi parte civile.
Il bracconaggio è diffuso nella provincia di Savona in misura non diversa dalle altre parti d’Italia e l’ENPA stima che tale attività illecita sia responsabile della morte, ogni anno, di non meno di 20.000 animali selvatici, il 30% circa di quanti ne vengono abbattuti nella caccia autorizzata.