Politica - 31 gennaio 2013, 19:56

MPS: Mussari iscritto al PD fino all'anno scorso

L'ultima iscrizione di Giuseppe Mussari al Pd di Siena risalirebbe al 2011.

E' quanto accertato da Toscana Tv, l'emittente toscana che ha reso noto in un servizio del proprio tg di aver compiuto proprie verifiche nella citta' del Palio. Dopo quella data l'ex presidente di Mps e Abi non sarebbe piu' stato iscritto a strutture senesi del partito. (ANSA).

Giuseppe Mussari (Catanzaro, 20 luglio 1962) è un avvocato e banchiere italiano, presidente dell’Associazione bancaria italiana dal 15 luglio 2010 al 22 gennaio 2013[1].

Biografia

Laureato in giurisprudenza all'Università di Siena, ha esercitato la professione di avvocato dal 1993. A maggio del 2007 venne cooptato del board di Axa S.A.[2]

È stato presidente prima della Fondazione Mps e poi di Banca Monte dei Paschi di Siena. Poco prima di lasciare la Banca ha detto: «Questo non è il mio lavoro, e non voglio confonderlo con la professione: tornerò a fare l’avvocato, che poi è quello che so fare»[3].

Sotto la sua direzione è stata perfezionata l’acquisizione di Antonveneta per la somma di 10 miliardi, oggetto di indagine da parte della Procura di Siena per presunti reati di aggiotaggio e ostacolo agli organi di vigilanza[3]. Secondo quanto riportato da La Stampa, la cifra pagata comprenderebbe «una truffa, estero su estero, che vale all’incirca 1,2-1,5 miliardi»[3]. Risulta inoltre indagato nell'ambito dell'inchiesta senese sulla privatizzazione dell'aeroporto di Ampugnano.[4]

Il 22 gennaio 2013 il Fatto Quotidiano dà notizia, in esclusiva, di un accordo segreto siglato nel 2009 tra gli allora vertici di Banca Monte dei Paschi di Siena, di cui Mussari era presidente, e i vertici della banca giapponese Nomura per una ristrutturazione del debito di Mps per centinaia di milioni di euro. Secondo tale accordo, Mps decide di migliorare la tipologia del rischio finanziario a cui era esposta con il note Alexandria, un derivato basato sui rischiosi mutui ipotecari che Nomura si è detta disponibile a scambiare in cambio di rischiosi derivati della banca giapponese, creando per Mps un buco che alcuni stimano pari ai 740 milioni di euro.[1]

Poche ore dopo, a causa dello scandalo Mps, ha rassegnato le sue dimissioni irrevocabili dalla Presidenza dell'ABI.

Ansa