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Politica | 30 gennaio 2013, 15:06

Cementificazione di via Nizza, il Psi: "Metro più metro meno, l'importante è l'intervento complessivo"

Cementificazione di via Nizza, il Psi: "Metro più metro meno, l'importante è l'intervento complessivo"

Le evidenti tensioni interne di SEL venute alla ribalta nei giorni scorsi sui temi dell’urbanistica savonese e la posizione critica, anche se più sfumata, di Rifondazione Comunista, ci offrono lo spunto per riproporre quelle che sono le posizioni e le idee dei Socialisti su come ripensare il profilo di alcune aree della città obiettivamente da riqualificare.

E possiamo dire di farlo, non essendo presenti in giunta, senza secondi fini di “scambio alla pari” (a me una delega in più, a te una volumetria in più) come adombrato dallo stesso capogruppo di SEL in Comune, Sergio Acquilino, quando ha dichiarato “che non ci sarà, né ci potrà mai essere, alcuno scambio tra maggiori deleghe e nuova cementificazione”. Per altro, come forza politica di maggioranza al Comune di Savona, non possiamo non prendere atto delle evidenti difficoltà in cui si dibattono i vendoliani savonesi nella dicotomia tra il voler essere affidabile forza di governo e, nel contempo, forza di opposizione all’interno della stessa maggioranza, come chiaramente emerge dalla pronta e categorica smentita dei massimi dirigenti provinciali e comunali di SEL nei confronti del loro capogruppo e dal contestuale silenzio del loro rappresentante in giunta.

Tuttavia, pur rispettosi delle posizioni e delle opinioni di tutti, crediamo che il dibattito si debba spostare su come si dovranno ripensare e riprogettare quelle aree della città, liberi da qualsiasi preconcetto ideologico. E lo abbiamo fatto sottoponendo all’assessore all’urbanistica le schede del “Piano Strategico” da noi elaborate in occasione della scorsa campagna elettorale, nelle quali ci sono indicazioni e spunti precisi riguardanti alcune aree strategiche come l’Area di Piazza del Popolo-ex Squadra Rialzo-Orti Folconi, Miramare e il Distretto di Trasformazione di Via Nizza.

Ad esempio, sul distretto di Via Nizza, noi crediamo che la priorità sia la scelta della passeggiata, così come la creazione di ogni nuovo possibile accesso verso il litorale. Avanziamo anche la proposta che, in un punto baricentrico, la passeggiata trovi un prolungamento sul mare con un ampio pontile pedonabile di almeno 100 mt. di lunghezza, al cui estremo potrebbe prevedersi una sorta di “rotonda” utilizzabile anche per eventi di portata limitata. D’altronde, chi prova a passeggiare in via Nizza per poi accedere al litorale sicuramente percepisce, in quei pochi metri, la sproporzione fra il degrado della via e la bellezza del panorama sul mare. In questo contesto, avremmo anche ritenuto opportuno verificare l’esistenza di margini di trattativa fra i diversi soggetti interessati (Ministero dell’Interno, Comune di Savona, Eni-Italgas) per il collocamento definitivo della caserma dei Vigili del Fuoco nella Zona Paip anziché in via Nizza, soluzione che sarebbe stata probabilmente più confacente alle esigenze del Corpo (sia in termini di spazi che di logistica) e che avrebbe contemporaneamente liberato ulteriori spazi sul fronte mare per la loro fruizione pubblica.

Ovviamente, poiché la realizzazione di queste (o anche altre) idee progettuali non può prescindere dall’intervento di soggetti privati, non crediamo che se ne debba fare una battaglia ideologica sul metro in più o in meno in altezza, ma guardare all’intervento nel suo complesso e, soprattutto, al livello di riqualificazione che l’intervento stesso porterebbe ad un’area fra le più degradate della nostra città.

com.

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