Attualità - 30 gennaio 2013, 12:39

Sorpresa a Lione: la cucina savonese più raffinata della “nouvelle cuisine”

Successo dei prodotti d’eccellenza del territorio al Salone Sirha

La cucina e i prodotti savonesi hanno fatto centro al salone internazionale della ristorazione, hotellerie e alimentazione (Sirha) inaugurato sabato scorso a Lione e che resterà aperto sino a questa sera, mercoledì 30. E tra gli eventi inaugurali è finita sotto i riflettori la dimostrazione offerta dall’equipe del ristorante Vescovado di Noli, guidata da Matteo Ravera e dallo chef Giuseppe Ricchebono, sul tema “La cucina savonese fra tradizione e innovazione”.

Sono stati preparati tre piatti, di cui uno salutistico secondo i canoni dell’iniziativa della Camera di Commercio di Savona dedicata al Ristorante del cuore – spiega il segretario generale camerale Eliana Tienforti, presente in fiera con il membro di giunta Paolo Calcagno -. Ricette che hanno sapientemente hanno legato l’olio , castagne e pesce azzurro, calamari con basilico e carciofi, il chinotto al cioccolato”.

Lo spazio degustazione ha registrato il tutto esaurito, con apprezzamenti che sono andati ben oltre la cortesia e la simpatia con cui si accoglie un ospite che si presenta per la prima volta al Salone. “E’ stata la dimostrazione più raffinata mai vista in questi stand” ha sottolineato il segretario generale della Camera di Commercio di Lione, città, va ricordato, che vanta l’introduzione della “nouvelle cuisine” nella tradizione culinaria francese e che nell’ambito del Sirha organizza il prestigioso evento “Bocuse d’Or”. Entusiasmo contagioso, che ha indotto la stessa camera transalpina a mettere le basi per una propria partecipazione al prossimo Salone dell’Agroalimentare di Finalborgo ed a mettersi a disposizione per organizzare entro la fine dell’anno un workshop a Lione tra aziende liguri e distributori francesi.      

Per le aziende savonesi è stato in effetti un debutto assoluto al Sirha: 52 i produttori partecipanti, tra i quali 15 alimentari, 14 viticoltori, 5 aziende olearie, 2 torrefazioni, 13 ceramisti e stovigliai di Albissola e 3 artigiani del vetro di Altare.

Gli spazi in cui è articolato il padiglione italiano sono a moduli. Nello stand da 36 metri quadrati della Camera di Commercio di Savona (unica presenza istituzionale ligure) sono esposti, con possibilità di degustazione, alcuni  prodotti agroalimentari di eccellenza del territorio savonese:  il chinotto di Savona candito ha suscitato grande curiosità e apprezzamento, ma anche pesto, salumi, focaccia, vino, olio e derivati, miele, marmellate e dolci ecc., oltre a oggetti particolari d’uso nella ristorazione (ceramica di portata e vetro artistico). “L’immagine dello stand savonese – aggiunge il segretario generale di Palazzo Lamba Doria - è stata attrattiva e accogliente; si è visto chiaramente che le nostre imprese sanno collaborare esprimendo, attraverso le loro produzioni, la tradizione, la storia e la cultura del territorio, nonché una significativa capacità creativa, aperta all’innovazione, e il giusto coraggio di mettersi in gioco sui mercati dove operano i diretti loro concorrenti”.

Il personale della Camera di Commercio, della sua Azienda Speciale per la Promozione è presente per distribuire materiale promozionale, ma anche turistico, e per fornire informazioni utili a favorire contatti diretti tra gli operatori interessati e le imprese che non possono essere rappresentate direttamente durante lo svolgimento della fiera. Presso lo stand sono inoltre proiettati filmati  che illustrano la preparazione di ricette legate alla tradizione culinaria del territorio e all’uso dei prodotti tipici savonesi.

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