«È necessario che riparta in tempi brevi l’iter in Conferenza unificata sull’istituzione degli Icam, gli istituti di custodia attenuata per madri con figli». Così Maruska Piredda, capogruppo di Italia dei Valori in Regione, che questa mattina ha presentato un’interrogazione all’assessore alle Politiche sociali Rambaudi per conoscere le intenzioni della Regione in merito “all’istituzione di strutture extracarcerarie, simili alle case-famiglia, dove, secondo la legge 21 aprile 2011, n.62, dovrebbero essere ospitate le madri con figli fino ai dieci anni”.
«Individuare queste strutture significherebbe garantire ai figli di mamme detenute una permanenza meno traumatica negli istituti di custodia – spiega Piredda – purtroppo gli ultimi governi hanno fatto molto poco, se non addirittura niente, per l’universo carcerario italiano che, come emerge dalle recenti statistiche divulgate, verte in una situazione da Terzo o Quarto mondo. Dal prossimo governo ci aspettiamo, inoltre, un’adeguata copertura economica di supporto a iniziative di accoglienza di minori che ne tutelino l’adeguato sviluppo educativo, riducendo al minimo i traumi causati dalla detenzione insieme alla propria madre.
Ritengo comunque necessario che, all’impegno del governo centrale, si affianchi un progetto mirato da parte della Regione Liguria per l’accoglienza in case-famiglia di madri detenute con minori, sull’esempio di quanto già fatto dalla Lombardia, Toscana e Veneto. La “maglia nera” d’Europa conquistata dalla Liguria per condizioni di sovraffollamento carcerario ci fa riflettere su quanto ancora si debba fare per i nostri istituti penitenziari».