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In Breve

INDUSTRIA & COMMERCIO | 08 gennaio 2013, 16:15

Grandi Imprese: il Fisco francese reclama 6 anni di tasse non pagate a Costa Crociere. Un anno fa 32 morti

Costa Crociere negli ultimi sei anni non ha pagato ne' l'Iva ne' la tassa sulle imprese in Francia, grazie a un meccanismo fiscale vantaggioso. Lo scrive il sito del settimanale transalpino L'Express, secondo cui la situazione avrebbe ''irritato'' le autorita' francesi, che starebbero svolgendo indagini. Tutto e' cominciato, riporta il magazine, nel 2006, quando la filiale francese dell'azienda italiana e' stata trasformata in succursale. E non manca la Costa Finance S.A. in Lussemburgo > Panama

Grandi Imprese: il Fisco francese reclama 6 anni di tasse non pagate a Costa Crociere. Un anno fa 32 morti

Un cambiamento che ''non ha niente di banale'', scrive L'Express, perche' ''permette di far rimontare verso la casa madre, basata a Genova, tutto il fatturato realizzato in Francia'', e gli oneri associati.

La mossa, replica nell' articolo un portavoce di Costa, sarebbe del tutto legale: ''E' evidente che non truffiamo il fisco - dice - beneficiamo di un dispositivo vantaggioso consentito dalla legge''.

A rendere il meccanismo ''vantaggioso'' per l'azienda, spiega ancora il magazine francese, sarebbe in particolare il tipo di imposizione applicato in Italia, ''una tassazione forfettaria molto lieve in funzione del peso e dell'anzianita' delle navi''.

Chi ci rimette invece e' lo Stato transalpino, i cui mancati introiti sarebbero di ''diversi milioni di euro sugli ultimi sei anni''. Per questo, il fisco francese avrebbe avviato un'indagine, sfociata nel luglio scorso in una perquisizione nella sede di Costa a Rueil-Malmaison, nella banlieue di Parigi. I francesi sono infatti secondi solo agli italiani tra i passeggeri delle navi Costa, con oltre 200 mila presenze all'anno, per un apporto al fatturato di circa 300 milioni di euro.

(Ansa)

Non manca in compenso la

COSTA FINANCE S.A., Société Anonyme con sede al civico 9 di Rue Schiller L-2519 in Lussemburgo, costituita davanti al notaio Wagner da

1) CARNIVAL CORPORATION, a company with registered office at #10 Elvira Mendez Street, Panama 5, Republic of Panama, 

2) UTOPIA CRUISES INC., a company with registered office at Bancomer Plaza, 4th floor, Via general Nicanor A. de Obarrio, Panama, Republic of Panama

(both companies represented by Me Marc Loesch, lawyer, residing in Luxembourg, by virtue of two proxies given in Miami/ Florida (USA), on February 1, 2001, which, signed by all the appearing persons and the undersigned notary, will remain annexed to the present deed for the purpose of registration.)

Beati loro senz'IMU

 

CONCORDIA:NAUFRAGIO UN ANNO FA,DALL'INCHINO AL PROCESSO 32 MORTI, DUE ANCORA NEL RELITTO. RIMOZIONE A SETTEMBRE 2013 (ANSA) - FIRENZE, 8 GEN - Da un anno le 112mila tonnellate di acciaio della Costa Concordia sono ''parcheggiate'' davanti all'Isola del Giglio. Il gioiello della compagnia di crociere e' diventato relitto dalla notte del 13 gennaio 2012 e restera' sdraiato sui fondali davanti al porto dell'isola toscana ancora per mesi, custodendo i resti di due delle 32 vittime del naufragio, tra loro una bimba di 5 anni, causato dall'urto della nave sugli scogli delle Scole. Un anno scandito da soccorsi, indagini, polemiche e lavori per rimuovere il gigante del mare.

Questo il 'calendario' della ''Concordia''.

GENNAIO - Dopo la collisione dalla nave, avvicinatasi troppo alla costa del Giglio probabilmente per un 'inchino', cioe' un passaggio ravvicinato all'isola, si salvano quasi tutte le oltre 4.200 persone a bordo, molti soccorsi dagli stessi gigliesi. La ricerca di chi manca all'appello si incrocia con la paura che il relitto si muova mettendo in pericolo gli stessi soccorritori. Giorni dopo vengono salvate tre persone ancora a bordo: una coppia di giovani sposi coreani ed il commissario di bordo Manrico Giampedroni. Il comandante della nave Francesco Schettino viene fermato poche ore dopo il naufragio e portato in carcere.

FEBBRAIO - Sull'Isola si forma un comitato di cittadini per stimolare il lavoro di rimozione del relitto del quale e' incaricato come commissario straordinario il capo della protezione civile Franco Gabrielli. Comincia il pompaggio del carburante rimasto nei serbatoi della nave che rappresenta uno dei piu' seri pericoli per l'ambiente. Un mese dopo il naufragio fiori e messaggi in mare tra le lacrime.

MARZO - A meno di due mesi dal naufragio l'inchiesta ha una importante svolta: il 3 marzo si svolge a Grosseto l'incidente probatorio per gli accertamenti sulla scatola nera della nave. Oltre agli indagati (ufficiali di bordo e dirigenti Costa, tutti assenti) sono invitati all'udienza i 4.200 che erano a bordo. Tra legali e parti saranno in circa 800 nel teatro trasformato in aula di tribunale.

APRILE - Al comandante Francesco Schettino, ai domiciliari dal 7 febbraio nella sua casa a Meta di Sorrento, viene concesso un permesso per il pranzo di Pasqua dalla sorella. All'Isola del Giglio si verifica il fenomeno dei ''turisti del dolore'': in molti si fanno fotografare davanti al relitto che dovra' essere smantellato dal consorzio italo-americano Micoperi e Titan Salvage. La stima del tempo necessario e' di circa 12 mesi di lavoro.

MAGGIO - ''Ho preso con la poppa un fondale basso,io sono passato e ci stava questo piccolo scoglietto...'': e' il comandante Schettino che parla al telefono con il capo dell'unita' di crisi della Costa, Roberto Ferrarini, anche lui indagato, nell'immediatezza della collisione. La conversazione e' tra quelle rivelate dalla scatola nera. Intanto viene presentato il progetto di recupero della nave: prevede la rimessa in galleggiamento del relitto per condurlo nel porto di Piombino e smantellarlo.

GIUGNO - Cominciano, anche simbolicamente, con il taglio dell'albero della nave i lavori di rimozione del relitto per monitorare i quali viene istituito dal Governo un 'osservatorio'. Al via, tra le incertezze, la stagione turistica al Giglio.

LUGLIO - Revocati gli arresti domiciliari al comandante Schettino. ''Non era un inchino, ma solo un passaggio. E' stato poi il mio fiuto, il mestiere, a farmi fare quella sterzata repentina a dritta'': cosi' spiega il comandante la 'manovra' con cui la nave e' arrivata a ridosso del porto dopo l'impatto. Elio Vincenzi, marito di una dei dispersi, si immerge nelle acque del Giglio: ''La' sotto ero con lei''.

AGOSTO - Al Giglio dopo un calo di presenze di circa il 35 per cento ad aprile e maggio e una piccola ripresa a giugno, luglio si attesta su un saldo negativo del 20 per cento. La ripresa e' arrivata pero' ad agosto: le strutture ricettive dell'isola sono esaurite fino alla fine del mese.

SETTEMBRE - Consegnata la perizia sulla scatola nera: mille pagine e 7 dvd in cui gli esperti hanno 'trascritto' tutto cio' che e' avvenuto a bordo della Concordia la sera del 13 gennaio. Cio' che emerge e' che Schettino non si rese forse conto della situazione di emergenza e che in plancia alcuni ordini furono segnati da errori. L'abbandono nave avvenne con 50 minuti di ritardo.

OTTOBRE - Udienza a Grosseto per illustrare gli esiti della maxi-perizia. In aula, cioe' nel solito teatro, c'e' anche il comandante Schettino che stringe la mano ad uno dei naufraghi: ''Si', la verita' va appurata'', dice. Il procuratore Verusio commenta la versione del comandante: a portare la nave davanti al porto ''fu la mano del buon Dio, non una manovra''.

NOVEMBRE - Comunicano le preoccupazioni per i tempi sulla rimozione del relitto. ''Nonostante un po' di ritardo - dice il ministro dell'ambiente Corrado Clini - concluderemo questa operazione in sicurezza''.

DICEMBRE - Lo 'storico' avvocato di Schettino, Bruno Leporatti, lascia la difesa del comandante. Intanto viene deciso di ricollocare dov'era lo scoglio strappato dalla nave e rimasto conficcato nella chiglia. L'inchiesta si conclude: sono 8 gli indagati ai quali e' diretto l'avviso conclusione indagini. Tra gli indagati, a sorpresa, anche il commissario-eroe Manrico Giampedroni.

GENNAIO 2013 - La rimozione del relitto e' adesso fissata per settembre, dopo un'altra estate passata con la Concordia a ridisegnare la skyline. Il sindaco del Giglio, Sergio Ortelli, chiede che venga prorogato lo stato di emergenza che scadra' il 31 gennaio prossimo. (ANSA).

http://lexpansion.lexpress.fr/entreprise/comment-costa-croisieres-a-evite-de-payer-des-impots-en-france_367516.html

 

 

 

Ansa - SN

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