Evento clou della giornata sarà l’iniziativa “Racconti d’inverno”, che segnerà la chiusura dell’edizione 2012 del “Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana”, organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi con il contributo dell’Assessorato al Turismo, Cultura e Sport del Comune di Loano e dell’Assessorato al Turismo, Cultura e Sport della Regione Liguria.
Alle ore 17.00, in Piazza Italia, il gruppo Lou Dalfin, formazione che coniuga la tradizione della musica Occitana del Piemonte con strumenti e forme d'espressione moderni, darà vita ad una festa di musica e danza.
Come gli antichi trovatori erano soliti esibirsi facendo da ambasciatori delle prime culture Europee, i Lou Dalfin cantano nella tradizionale lingua “d’Oc” e portano la cultura occitana in giro per il mondo. È più che un semplice gruppo musicale, la band di Sergio Berardo è diventato un fenomeno di costume che ha reso la musica occitana contemporanea, facendola uscire dai ristretti circoli di appassionati perché divenisse fenomeno di massa. All’esterno dell’area occitana Lou Dalfin è stato un anello di congiunzione tra realtà diverse: la pianura piemontese e l’Italia da una parte, le vallate e l’area transalpina dall’altra. Con Lou Dalfin le valli d’Oc hanno riacquistato la loro funzione storica tradizionale: l’essere ponte.
Dopo 30 anni di carriera, 11 album realizzati, un impressionante numero di collaborazioni e più di 1200 concerti, il gruppo è adesso nella fase di maturità artistica: l’alchimia raggiunta tra gli strumenti tradizionali e moderni si esprime con uno straordinario linguaggio musicale, personale e rispettoso del proprio nobile passato, in cui convivono melodie millenarie, riff di chitarre, echi di canzone d'autore, rap e raggae...
I Lou Dalfin, con i suoni occitani che da sempre accomunano il nostro territorio e la Francia meridionale, saranno i maestri di cerimonia di una straordinaria e inedita formazione che vedrà alternarsi sul palco, oltre allo stesso Galliano, Stefane & Iza Mellino, componenti della storica ed eclettica formazione de Les Négresses Vertes.
I Lou Dalfin, – dice l’Assessore Remo Zaccaria – maestri di cerimonia di una straordinaria e inedita formazione che animerà il Capodanno in Piazza Castello a Torino, ci offriranno sabato pomeriggio un assaggio della loro grande vitalità musicale e capacità di coinvolgimento. Faranno da corollario alla festa occitana in Piazza Italia, i punti musicali e l’animazione organizzata dall’ASCOM di Loano. Daremo vita ad una giornata ricca di eventi per tutta la famiglia.”
Ad aprire il programma di “Aspettando…Capodanno” sarà il “Il Mercatino dal Cuore a Tema”, organizzato dall’Associazione Culturale e Ricreativa Eventi Free. L’appuntamento dedicato all'antiquariato e agli oggetti da collezione, in programma la seconda domenica di ogni mese, prenderà il via alle 8.00 e proseguirà fino alle 20.00, sotto i portici di Corso Europa. Espositori provenienti da Liguria e Piemonte presenteranno al pubblico generi vari di antiquariato e da collezione, oggetti rari e curiosi, per soddisfare tutti gli appassionati del brocante.
Dalle ore 9.00, sul lungomare, nello spazio Orto Maccagli si svolgerà il mercatino dei fiori, con una ricca scelta di piante e composizioni floreali.
In piazza Palestro, dalle ore 14.00 alle 19.00, ritornerà Artigianalmente Mestieri in Piazza, con la mostra mercato di originali oggetti di artigianato realizzate dagli artisti che si ritroveranno nella piazzetta del centro storico loanese.
Dalle 15.30 alle 19.00, nei Giardini San Josemaria Escrivà (accanto al Giardino del Principe) resterà aperto il mercatino “Magie di Natale” con i caratteristici chalet di legno, la casetta di Babbo Natale, il trucca-bimbi e i laboratori di manualità e creatività per i più piccoli.
Dalle ore 15.30, prenderà il via l’animazione del centro storico con la musica itinerante della Dixie Band e lo spettacolo di trampolieri e mangiafuoco.
Dalle 16.00 la musica live sarà protagonista in Piazza Rocca con i Vespusurdu e in Via Ghilini con Anna Marino.
Lo shopping nelle vie del centro proseguirà fino alle 22, e sarà accompagnato da punti di degustazione.
La sera alle 21.00, nella Chiesa di Santa Rita e Sant'Agostino, si svolgerà il concerto “Musiche dal mondo”, inserito nella rassegna “Musiche Celesti”.
Il programma comprenderà brani di musica sacra e brani natalizi interpretati dalla voce della soprano Angelica Cirillo ed eseguiti dai musicisti Federico Nostasi (cornamusa, piffero, fisarmonica), Andrea Albertinj (pianoforte).
Lou Dalfin
Fondato da Sergio Berardo, il gruppo Lou Dalfin nasce nel 1982 con l’obiettivo di rivisitare la musica tradizionale occitana. Una "line-up" acustica (ghironda, fisarmoniche, violino, plettri, clarinetto, flauti) e un repertorio di brani storici e popolari – sia strumentali che vocali - caratterizzano il percorso artistico della formazione originaria. Con quest'approccio vengono registrati due LP: En franso i ero de grando guero nel 1982 e L'aze d'alegre nel 1984. Dopo uno stop di 5 anni, Lou Dalfin "resuscita" nell'autunno del 1990: Sergio riunisce attorno a sé vari musicisti delle più diverse estrazioni musicali - folk, jazz e rock. L'inizio di questa seconda esperienza ha rappresentato il naturale momento di transizione del gruppo dalla formula acustica a quella attuale. Accanto agli strumenti più tipici della tradizione - vioulo, pivo, armoni a semitoun, pinfre, arebebo, viouloun, ecc. – vengono introdotti basso, batteria, chitarra e tastiere. E’ il nuovo suono dei Lou Dalfin che cela un ideale e un fine esplicito: rendere la tradizione occitana fruibile dal maggior numero di persone, perché le radici culturali di pochi divengano patrimonio di tutti. Nel 1991 esce W Jan d’l’Eiretto, il disco testimone del nuovo corso.
Assieme agli innumerevoli concerti nelle regioni occitane del Piemonte, il gruppo inizia ad esibirsi in altre zone in Italia e all’estero, specialmente nelle regioni occitane francesi.
Siamo nel pieno degli anni ’90 ed in Italia si assiste al boom della musica indipendente, quella che, salvo rare eccezioni, fino ad allora era rimasta relegata nelle cantine e nei piccoli locali di musica live. Le major finalmente si accorgono che esiste una musica “altra” e alcuni generi fino ad allora elitari possono raggiungere una nuova visibilità. Lou Dalfin si colloca a pieno diritto in questo filone e pubblica Gibous, Bagase e Bandì nel 1995, il live con i baschi Sustraia Radio Occitania Libra nel 1997 e Lo Viatge nel 1998.
Nel 2001 il gruppo dà alle stampe il suo primo best of La Flor de Lo Dalfin ma uno dei momenti più importanti dell’intera storia di Lou Dalfin arriva nel 2004 con l’uscita de L’Oste del Diau che ottiene la Targa Tenco per il miglior album in dialetto, lo stesso premio assegnato per la prima volta a Fabrizio De André con Creuza de ma. E’ l’inizio di un ulteriore nuovo corso che vede Berardo e soci prestare una maggiore attenzione alla canzone d’autore pur senza abbandonare la consueta energia. Nel 2007 Lou Dalfin festeggia i 25 anni di attività e fa uscire I Virasolelhs, secondo capitolo di quella che si potrà definire una trilogia. Come già avvenne per L’Oste del Diau è di nuovo il fumettista di scuola Bonelli Luca Enoch a disegnare la copertina.
Nel 2008 Lou Dalfin apre il suo studio alla Feel Good Productions per rivisitare in chiave dancefloor alcuni dei suoi più recenti brani. Oltre a remixare due tracce i FGP dirigono la produzione artistica del progetto Remescla coinvolgendo alcuni dei più interessanti produttori di Global Vibes da ogni parte del mondo come: Ahilea (A), dj Code da Taiwan (R.O.C.), Dj Badmarsh (U.K), Dum Dum project (U.S.A), Dr. Cat (U.K.), Barxino (ES), Xcoast (I) solo per citarne alcuni… A prima vista sembrerebbe un’operazione azzardata, invece non è altro che un nuovo percorso sulla strada della sperimentazione che da sempre ha caratterizzato il gruppo.
Dopo 30 anni di carriera, 11 album realizzati, un impressionante numero di collaborazioni e più di 1200 concerti, il gruppo è adesso nella fase di maturità artistica: l’alchimia raggiunta
tra gli strumenti tradizionali e moderni si esprime con uno straordinario linguaggio musicale, personale e rispettoso del proprio nobile passato, in cui convivono melodie millenarie, riff di chitarre, echi di canzone d'autore, rap e raggae... A fine 2011 è uscito il nuovo disco di inediti Cavalier Faidit che è andato a chiudere la trilogia iniziata nel 2004 con L’Oste del Diau e proseguita nel 2007 con I Virasolelhs. Per la prima volta l’album di Berardo e soci ha un fil rouge che lega tutti i brani, che, secondo la migliore tradizione dei cantori delle valli sono novelle in musica, raccontano di mondi vicini e lontani nello spazio e nel tempo, esprimendo consapevolezza delle proprie radici e apertura al mondo. La copertina dell’album, che ne anticipa le tematiche, è ancora una volta di Luca Enoch. Il disco vanta anche collaborazioni importanti con artisti italiani e internazionali, a creare a livello musicale una straordinaria varietà di atmosfere, quasi che la ghironda di Berardo incontrando ospiti e storie possa generare di volta in volta un universo sonoro originale e intenso: Bunna, degli Africa Unite, Roy Paci, Moussu T del Massilia Sound System, Vicio, bassista dei Subsonica, le Yavanna, a conferma dell’importanza che i Lou Dalfin hanno anche nel panorama europeo della world Music, dove sono sempre fra i più apprezzati protagonisti dei maggiori festival europei.