Questa mostra fotografica è stata realizzata con la fattiva, indispensabile collaborazione dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, in particolare con il corso di fotografia diretto dal Prof. Fabio Amerio. La mostra ha il duplice intento di mostrare oggetti di grande pregio artistico, storico e “materiale” (argento, oro, sete, damaschi, velluti, e pizzi) realizzate tra il XV ed il XX secolo da pregiate botteghe artigianali genovesi.
Tutti appartengono alla Chiesa Concattedrale di san Pietro in Noli ed offrono l’occasione di scoprire e riscoprire soprattutto nella direzione della bellezza molte “cose” di una fede che viene da lontano, ma che ci interpella oggi per essere vissuta senza essere imposta, bensì testimoniata, in letizia coraggiosa e generosa come fecero i nostri vecchi.
Le fotografie realizzate da un team di giovani laureande con competenza, bravura, e professionalità, Giulia De Maria, Enrica Ferrini e Letizia Roffo, rendono quasi palpabili i tessuti restituendoci la morbidezza dei velluti, il fruscio della seta, lo scintillio dell’argento. Ci guidano a vedere ciò che molte volte abbiamo guardato ma quasi mai abbiamo visto.
Il Comune di Noli e la Fondazione Culturale di San Antonio con questa mostra intendono scrivere e riscrivere la storia di Noli, avvalendosi anche di metodologie che la odierna storiografia offre perché sono convinti che il futuro di Noli sta anche nel suo passato: il futuro è il nostro passato.