Dopo il successo mediatico e di partecipazione delle elezioni primarie del centro-sinistra (più che altro del PD), credo sia necessario per il centrodestra utilizzare lo stesso strumento per individuare il Candidato Premier per le prossime elezioni politiche.
Ma le primarie ipotizzate dal PdL, in assenza del Leader, ispiratore, presidente del partito, Silvio Berlusconi, non avrebbero senso, o meglio, sarebbero non legittimate fino in fondo.
E’ per questo motivo che, con una lettera aperta al presidente Silvio Berlusconi, chiedo la sua discesa in campo con un confronto con altri candidati, con il segretario Angelino Alfano, nelle primarie di centro-destra.
Sarebbe un bel segnale, che porterebbe sicuramente ad una discussione intensa come se non di più di quella che c’è stata nel centro-sinistra. Un vero rinnovamento, da aggiungere a un ricambio della classe dirigente, alla scomparsa dalla scena politica di personaggi improvvisati, senza esperienza amministrativa, senza contatti con il territorio.
Di seguito la lettera “aperta” al Presidente Silvio Berlusconi.
"Carissimo Presidente Silvio Berlusconi,
in un momento di grave incertezza della politica in generale e del nostro Partito in particolare, sono stato colto dalla necessità e dalla urgenza di scriverLe una lettera aperta, interpretando i sentimenti di molti dei nostri elettori, con i quali mi confronto ogni giorno sul territorio, nei miei triplici ruoli di Consigliere Regionale Capogruppo del PdL in Liguria, di consigliere Provinciale di Savona e di consigliere comunale di ad Alassio, dopo esserne stato Sindaco per nove lunghi e entusiasmanti anni.
Premesso che in questi 20 anni che hanno caratterizzato la Sua discesa in campo, con una intuizione clamorosa, Lei ha rappresentato per molti di noi un sogno, un ideale e una speranza. Credo che non sia difficile affermare che non Le hanno permesso di Governare, quando ha vinto le elezioni, ed ha subito un accanimento giudiziario che non conosce paragoni.
Ora il PdL si dibatte nel dilemma primarie sì – primarie no. Dopo l’esperienza maturata con la vicenda delle elezioni primarie del PD, le prime elezioni primarie di sinistra non taroccate, che hanno dato grande visibilità al Partito Democratico e soprattutto ai due contendenti principali, Renzi e Bersani, sono convinto che la formula sia corretta. Soprattutto per il risvolto e la ribalta mediatica che queste primarie hanno ottenuto.
E allora forse converrebbe far tesoro di questa esperienza, e applicare al nostro partito questa formula. E’ necessario però che non siano primarie tra figure di secondo piano.
Credo sia necessario che anche Lei, sig. Presidente, si metta in gioco di persona, dimostrando che questo partito non è di plastica, e che non siamo un partito azienda, e che il Suo carisma e le Sue indubbie capacità sono l’unico motivo della Sua Leadership. Senza la Sua presenza come candidato le primarie non avrebbero senso.
Con un dualismo Berlusconi-Alfano, con la presentazione di programmi anche contrapposti, di diversa filosofia politica, con la partecipazione di altri contendenti, si riproporrebbe il dibattito e la partecipazione messa in campo dal centrosinistra con le loro primarie, e sicuramente il risalto mediatico e il convolgimento del “popolo” dei moderati darebbe sale alla discussione e sicuramente scalderebbe gli animi e le coscienze.
Inutile dire che personalmente sarò con Lei, sig. Presidente, ma una legittimazione della base dei simpatizzanti ed elettori di centro destra, popolare e democratica gioverebbe alla Sua immagine, al partito, alla democrazia.
Con l’affetto, la riconoscenza e l’ammirazione di sempre".