In questi ultimi anni stiamo assistendo sempre di più alla diffusione da parte dei mass media di messaggi di paura che, quando vengono adeguatamente analizzati, dimostrano di essere non solo ingiustificati, ma addiritturaappositamente creati e gonfiati secondo un piano prestabilito e di questo tanti pazienti stanno diventando consapevoli..
Dopo l’AIDS, la mucca pazza, la SARS, l’influenza aviaria…
L’influenza di ogni inverno …non possiamo più credere a tutto quello chei media dicono, ma è ovvio che non possiamo neppure avere competenze specifiche per ogni particolare materia… cerchiamo almeno di usare un po’ di saggezza, che in questo casocorrisponde ad un semplice buon senso. Si parla tanto della temuta pandemia ricordando i 40 milioni di morti dovuti al virus della Spagnola nel 1918 …250-500 mila i morti nel mondo ogni anno (più delle vittime della strada) e un numero di persone infettate compreso fra 300 milioni e un miliardo (5-15%della popolazione globale).
Morti che potrebbero essere evitate (quasi tutte)con la vaccinazione. Purtroppo nel 2010-11 le dosi utilizzate in Italia sono state solo 16 milioni. … Non certo in linea con la prevenzione «totale» o quasiauspicata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). … si vaccina solo un italiano su 4 e il 66% degli italiani non ha mai fatto la puntura anti-influenza … A rischio anche i piccoli tra i 6 mesi (prima è inutile fare vaccini perché il sistema immunitario è immaturo) e i 24 mesi di vita. La novità è la vaccinazione in gravidanza: un mese o anche più primadella nascita del bambino.
Ci spaventano ricordandoci la grave pandemia della Spagnola del 1919, ma la Scienza sa che cento anni fa quelle pandemie erano possibili ,non perché non esisteva il vaccino, ma solo a causa delle scarse condizioni igieniche e sociali della popolazione. Oggi quelle condizioni non esistono più nel nostro Paese e quindi non esiste neppure il pericolo di una epidemia di grandi dimensioni (in realtà, forse, un giorno sarà possibile quando si creeranno due condizioni concomitanti: che la popolazione italiana diventi immunologicamente estremamente debole grazie alle numerose vaccinazioni pediatriche e antinfluenzali annuali e alle sempre più frequenti assunzioni di farmaci come cortisonici e antibiotici e che in qualche laboratorio venga “creato” per scopi sperimentali qualche virus anomalo particolarmente virulento che poi sfugge al controllo dei ricercatori e si diffonde nella popolazione).
Ci dicono che le migliaia di morti potrebberoessere quasi tutte evitate con la vaccinazione, mentre non è assolutamentevero che il vaccino antinfluenzale riduce in modo significativo la mortalità rispetto quanto accade nei non vaccinati ed è ancora meno vero che potrebbefarci evitare quasi tutte le morti. Una grossa e importante metanalisi che ha analizzato 20 trialclinici e che è stata pubblicata nel 2003 ha dimostratoche la vaccinazione antinfluenzale ha una scarsissima efficacia clinica perché: è necessario vaccinare circa 45 persone per avere un solo caso di influenza in meno, riduce il tempo di malattia per ogni episodio influenzaledi circa 0,3 giorni, non riduce in modo significativo né le complicanze né iricoveri ospedalieri da influenza.
Questi dati sono scontati se si pensa solamente che il vaccino antinfluenzale, in quei casi in cui riesce ad essereefficace, evita ovviamente solo la malattia influenzale causata da questo virus e non le sindromi influenzali causate da altri virus. Infatti, dobbiamo sapere che i virus dell’influenza (ortomixovirus a RNA) sono classificati neitipi A, B e C dei quali il tipo A è la causa più frequente della malattia influenzale vera e propria. La sindrome influenzale, invece, è una patologiadel tutto sovrapponibile alla malattia influenzale, ma causata da virus diversi da quello dell’influenza e in particolare da: paramixovirus,adenovirus, pneumovirus, rhinovirus, coronavirus, echovirus e anche vari batteri.
Ebbene, studi epidemiologici molto ben documentati ci insegnano che solo il 9% di quelle che noi chiamiamo “influenze” sono causate dal virus influenzale vero e proprio e quindi solo queste (anzi, solo una loro parte)potrà essere prevenuta dalla vaccinazione antinfluenzale. - Ci dicono d ivaccinare anche le gravide, però va ricordato che le stesse DitteFarmaceutiche produttrici di vaccini antinfluenzali scrivono nella schedatecnica dei loro vaccini questa frase che si commenta da sola: “Nell’uomo,fino ad oggi, i dati sono inadeguati per valutare il rischio teratogeno e fetotossico durante la gravidanza. In gravidanza, nelle pazienti ad altorischio, i possibili rischi dell’infezione devono essere valutati rispetto aipossibili rischi della vaccinazione”.- Ci dicono che quest’anno l’influenzasarà più “cattiva” e io sono molto scettico su tale affermazione, ma sono invece convinto che continuando a spingere in ogni modo la gente a vaccinarsi qualche problema prima o poi emergerà perché il virus influenzale è un virusa RNA e quindi soggetto a molte e facili mutazioni (è per questo che ognianno ci sono sempre nuovi ceppi virali). Una delle principali cause inducenti le mutazioni è la circolazione del virus in un ambiente ‘ostile’ che in questo caso è rappresentato dagli individui che sono già stati vaccinaticontro alcuni genotipi del virus influenzale costringendo così il virus allamutazione per semplici meccanismi darwiniani di adattamento (per la presenzadi anticorpi).
Più si vaccina più si creano ceppi virali mutati e quindi maggiore è la probabilità di selezionare prima o poi dei ceppi virali particolarmente patogeni e pertanto sempre più pericolosi. La pericolositàdell’influenza allora crescerà e l’Industria Farmaceutica coglierà questaoccasione per spaventarci sempre di più e indurci a vaccinarci più ancora e questo indurrà un circolo vizioso sempre più pericoloso e patogeno per noi e sempre più redditizio per la stessa Industria Farmaceutica.
Cosa possiamo allora fare? La mia proposta personale consta di 4 punti:1 – Non dobbiamo credere a tutto quello che ci viene detto, specie se è unmessaggio di paura che vuole toccare la nostra emotività e se si coglie che è promosso dall’Industria Farmaceutica (che oggi supera per potenzapolitico-economica l’Industria bellica e si è comodamente posta al primoposto in questo tipo di graduatoria).2 – Dobbiamo perdere (in realtà lo considero un investimento molto utile) un po’ di tempo per leggere libri e articoli indipendenti, specie nel camposanitario, perché non si può demandare ad altri il compito di salvaguardarela nostra salute, altrimenti un giorno perderemo molto più tempo arimpiangere la salute che avevamo in passato.3 – Non dobbiamo vaccinarci e in particolare non dobbiamo vaccinare i nostri figli, perché sono particolarmente sensibili ai danni dei vaccini avendo unsistema immunitario non completamente sviluppato.4 – Dobbiamo
aprirci al mondo delle Medicine Naturali e in particolareall’Omeopatia, perché in questo modo non insegniamo all’organismo adifendersi specificatamente e per pochi mesi verso un virus (come fa ilvaccino antinfluenzale), ma stimoliamo e rinforziamo le nostre difeseimmunitarie aspecifiche che sono in grado di combattere contro tutti i virus,i batteri e i germi in genere e che fanno questo per molto tempo. Anche qui basta ragionare e usare un po’ di buon senso: se l’Industria Farmaceutica che ha in mano tutto il potere sanitario mondiale si scomoda e si affanna intutti i modi per attaccare l’Omeopatia, significa che è disturbata da questa scienza che le porta via potere e soldi. Infatti, è esperienza comune ditutti coloro che usano l’Omeopatia utilizzare molto raramente i farmaci chimici e godere di una qualità di vita migliore di prima.
Dr. Carlo Tonarelli medico specialista in Pediatria ,Neonatologia , Psicologia C
linica , Psicoterapeuta e medico Esperto in Omeopatia