Attualità - 23 novembre 2012, 11:24

Savonesi all'Assemblea Nazionale del "Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua". E anche il carbone di TP arriva a Roma

A distanza di un anno e mezzo dalla vittoria referendaria (27 milioni di
italiani hanno espresso la loro volontà), il "Movimento per l'Acqua
Pubblica" si deve confrontare con fortissimi attacchi all'esito di un voto democratico, mettendo in campo azioni territoriali e iniziative tese a dimostrare il radicamento del movimento e le ragioni di un successo nelle urne e nel Paese.

Un successo che vuol portare all'obiettivo della piena pubblicizzazione dei servizi idrici integrati, con una gestione partecipata, insieme ai lavoratori e alle comunità locali. E' in corso una campagna nazionale di "obbedienza civile" che coinvolge i cittadini nell'autoriduzione della bolletta dell'acqua con l'eliminazione della remunerazione del capitale investito.

L'Assemblea di Roma avrà lo scopo di dare spazio alle esperienze
territoriali per  intrecciare analisi e capire meglio come proseguire tutti insieme verso obiettivi comuni.
Si parlerà di "finanza" per capire quanto a volte questa lavori per
espropriare beni comuni invece di trovare risorse capaci di garantirli a tutti.

Si parlerà di "democrazia" e "lavoro" per capire come realizzare esperienze di partecipazione in collegamento tra cittadini e operatori dei servizi pubblici.
Si parlerà di "ambiente" per costruire intrecci tra diritto alla salute, lavoro e sviluppo sostenibile.
Su questo tema, riguardante l'ambiente, il "Comitato Savonese Acqua Bene Comune" spiegherà i motivi della sua adesione alla  "Rete  Savonese Fermiamo il Carbone". La centrale Tirreno Power di Vado Ligure consuma ogni anno un milione di mc. di acqua potabile per la produzione di vapore e un miliardo di mc di acqua di mare per gli impianti di raffreddamento scaricati con contenuto di sostanze inquinanti che TirrenoPower dichiara non superare i limiti di legge, ma che uno studio Arpal del 2010 rileva presenti nei sedimenti superficiali e profondi del mare alla foce del Quiliano in quantità preoccupanti con enorme superamento dei limiti.

Il problema della centrale a carbone verrà quindi fatto conoscere all'ampia platea romana perché si inserisce di diritto tra quelli da risolvere per una gestione corretta delle risorse idriche. Risorse minacciate non solo da privatizzazioni e profitti comunque abrogati dal referendum, ma anche da una serie numerosa di opere industriali sconsiderate che non rispettano le popolazioni e l'ambiente.

In conclusione, i savonesi che parteciperanno all'Assemblea Nazionale del "Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua" riferiranno puntualmente a tutti partecipanti, provenienti dalle diverse Regioni italiane, sugli attacchi alle risorse idriche e alla salute della popolazione  della nostra Liguria, beni fondamentali comuni da tutelare con tutti gli strumenti che offre la democrazia.

Il "Comitato Savonese Acqua Bene Comune"

I Delegati per Roma:
Renata Vela
Alberto Dressino
Roberto Melone
Federica Oliveri
Sonia Angarano

com.