Già lo scorso anno mi ero chiesta se i contributi distribuiti allora dall’Assessorato allo Sport (100.000 €) fossero stati elargiti con criteri precisi, tenendo conto di tabelle di valutazione oggettive, in cui si considerassero l’attività svolta dalle Società richiedenti, i livelli delle loro prestazioni agonistiche, il numero di squadre e iscritti, soprattutto le finalità in campo sociale: deve essere valutata diversamente la richiesta della piccola Società che promuove lo Sport tra i ragazzi e quella (ad es.) di una palestra di fitness o di Associazioni sportive che hanno anche scopo di lucro.
Avevo portato in Commissione Bilancio (riunione del 1/2/2012) il problema dei criteri con cui vengono assegnati i contributi alle Società sportive e alle varie Associazioni (culturali e di volontariato).
In quella seduta il Sindaco (come Assessore alla cultura), e gli assessori Martino e Di Padova sostennero che non esistono criteri oggettivi, perché non è possibile creare griglie o tabelle di valutazione, data la complessità della materia. Io sono invece convinta che, pur nella difficoltà di realizzazione, sia necessario studiare dei criteri oggettivi e condivisi, perché gli interventi comunali in questo ambito siano il più possibile trasparenti ed equi (e per evitare interpretazioni maliziose).
Ma questo aspetto, evidentemente, non è considerato importante, e anche quest’anno rilevo con contrarietà la distribuzione di 97.000 € come contributi da parte dell’Assessorato allo Sport, avvenuta senza un riferimento a parametri precisi.