Circola un’ipotesi suggestiva e civile, che val la pena diffondere, sia pure come tale. I francesi di GDF Suez - meno paraculi dei nostri - e soci di maggioranza della centrale di Vado, una faccia ce l’hanno ancora. Potrebbero dunque guardarsene bene dall’acquistare un bidone come la vecchia caffettiera di via Diaz, per dover poi litigare con cittadini, comitati ed avvocati (le istituzioni abbiamo visto che si sistemano e si adeguano).
I Francesi di GDF Suez potrebbero così acquistare l’intero catorcio dismettendo gli obsoleti e letali gruppi a carbone e olio combustibile denso 3 e 4, per conservare la parte più recente e socialmente accettabile come quella a metano. E dopo lo svolazzo, lamentarsi magari che il metano è troppo caro forzando l’ingaggio occupazionale per strappare condizioni di favore a ENI. Chi vivrà vedrà, o sentirà (puzza di gas).