Politica - 18 novembre 2012, 16:43

Minoranza per Murialdo: referendum, andiamo con Cuneo

“In questi ultimi mesi si è molto parlato della riorganizzazione degli Enti Locali e il Governo Monti è infine giunto ad approvare il Decreto Legge n° 188 che ha provveduto al cosiddetto taglio delle Province.

Questo provvedimento è, sotto diversi aspetti, un grande pasticcio perché mescola popolazioni con culture e storie secolari diverse, senza contare che addirittura in due Regioni (Basilicata e Molise) avremmo una sola provincia che coinciderebbe con l’intero territorio regionale: ci domandiamo quindi il senso di tale operazione. Divertente è anche la situazione dei nomi stessi delle province e della scelta dei capoluoghi: invece di dare un nuovo nome si sommano tutti quelli precedenti (abbiamo casi di province con nomi abbastanza lunghi) e invece di scegliere un capoluogo che sia facilmente raggiungibile da tutta la nuova provincia, si sceglie il capoluogo precedente più popoloso con il risultato che in alcuni casi una persona deve farsi più di 100 km visto che non sono previsti uffici decentrati.

Questo riordino è avvenuto senza prendere in alcuna considerazione la volontà delle popolazioni interessate, ma calando dall’alto, per l’ennesima volta, un provvedimento che travalica la normale attività amministrativa e che viene emanato peraltro da un Governo privo della piena legittimità democratica. Di fatto, è sotto gli occhi di tutti, in Italia la Democrazia è stata sospesa con un commissariamento generale: abbiamo un Governo formato non da persone elette, ma nominate e che opera continuamente con lo strumento della fiducia, impendendo così al Parlamento di svolgere la sua funzione.

Noi non abbiamo intenzione di rinunciare alla Democrazia e riteniamo che debba essere tutelata l’autonomia dei Comuni così come garantita dalla Costituzione. Per questo crediamo che l’unico modo possibile sia ridare voce ai Cittadini: come Minoranza abbiamo quindi presentato una mozione, che verrà discussa nel prossimo Consiglio Comunale, per indire un referendum, in modo tale che i Murialdesi possano decidere se rimanere nella Provincia di Imperia-Savona o se aggregarsi alla Provincia di Cuneo.”

com.