Politica - 14 novembre 2012, 13:16

Albenga, maggioranza sempre sul filo del rasoio. Ciangherotti avverte: "In maggioranza finché a nostro agio"

Con lui i consiglieri Geddo e Bessone

Nessuno ha mai dato del rubagalline a questo o a quell'altro
Consigliere Comunale di Albenga. Abbiamo però detto, da subito, nelle
scorse settimane, che, mentre l'attuale Coordinatore del PDL
nazionale, Angelino Alfano, aveva chiaramente espresso l'impegno a
cacciare fuori dal partito rubagalline e gaglioffi, il PDL di Albenga
voleva recuperare, anche per scelta del Sindaco Guarnieri, due
consiglieri della minoranza, uno espulso dalla Lega Nord e l'altro
uscito dal PDL, per promuoverli al ruolo retribuito di Assessore
Comunale e Presidente del Consiglio. Un'operazione di allargamento
della maggioranza che non potevamo accettare, con l’idea di una
campagna acquisti, sub condicione dell'indennità, di due Consiglieri
"transfughi" della minoranza, senza un percorso politico più
articolato. Ad oggi, ci pare, per lo meno guardando alla giunta, che
le richieste siano state accolte con favore. Se poi il Consigliere
Tomatis non capisce che tutto questo lo abbiamo fatto per amore di
Albenga, ciò rimane un suo grossolano limite.

Non siamo maestri di gestione di partito, ma che il PDL di Albenga
debba accettare, in casa sua, operazioni di allargamento della
maggioranza, per salvare la verginità della Lega Nord, promuovendo,
dalle fila della minoranza, al ruolo di assessore un ex leghista
espulso dalla Lega e alla presidenza del Consiglio un ex pdl, ci fa
sorgere un dubbio: o noi siamo incompatibili con il PDL, oppure chi
governa il PDL di Albenga se ne infischia dell'immagine di un partito
già troppo in sofferenza per le ultime vicende nazionali e pure
locali.

Che poi il Sindaco abbia acquisito, in quota Lega, un altro Assessore
in giunta, oltre al già riconfermato Assessore Parodi, stravolgendo
gli accordi politici iniziali (1 assessore alla Lega, 1 assessore
esterno e 4 assessori al PDL) e non lasci libero il posto della
Presidenza del Trincheri (inizialmente in quota Lega Nord) che, come
concordato con il silenzio assenso di questi giorni, spetta adesso ad
un esponente del PDL, o addirittura che Rosy Guarnieri detti la
rinuncia all'indennità per l'eventuale successore al vertice del
Trincheri, pur mantenendo giustamente la propria, beh queste sono
tutte questioni ed equilibri politici che vanno discussi e ragionati
nella maggioranza del Consiglio con il criterio della democraticità e
non per atto di imperio e di autorità.

Fino a quando rimarremo nella maggioranza di questo Consiglio? Fino a
quando sarà possibile lavorare con serenità per Albenga. Senza alcun
secondo fine, e, garantendo sin d'ora, la massima trasparenza.
Rimarremo fino a quando ci troveremo a nostro agio con questa
Amministrazione. Quando ci rendessimo conto, però, che non vi sono più
le ragioni di un’intesa o che sono venute meno le condizioni di
fiducia, allora usciremo, ognuno per la sua strada. A testa alta, con
un solo obiettivo, il bene unico per la nostra città.

com.