Questa mattina, alle ore 9, il Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri, accompagnata dal Vice Sindaco Massimiliano Nucera e dall'Assessore Eraldo Ciangherotti, ha incontrato la RSU dell'Istituto Domenico Trincheri di Albenga, rappresentata dai dipendenti Alviero, Scrufari e Trunzo, per comprendere il significato dello striscione da ieri mattina appeso al primo piano della struttura. Uno striscione che, come appurato nel corso dell'incontro, nulla aveva a che vedere con la possibilità – priva di fondamento – di una chiusura o privatizzazione della struttura.
“Il confronto ci ha fatto sorgere una forte preoccupazione circa il fatto che i dipendenti di una struttura protetta, allo scopo di richiedere un incontro chiarificatore sulle sorti dell'Istituto e sull'eventuale cambio nel CdA, a seguito di quanto da loro letto sui ricorrano a forme così estreme di manifestazione e di procurato allarme”, dichiara il Sindaco Guarnieri. “Dal giorno dell'insediamento a oggi, sono sempre stata e sono tuttora disponibile, da mattina a sera nel Palazzo Comunale, per ricevere e ascoltare chiunque lo desideri, e ho lasciato loro anche il mio numero di cellulare, per qualsiasi evenienza. Come scoperto nel colloquio, l'unica inquietudine dei lavoratori era, di fatto, che l'indennità di servizio per un nuovo Presidente – non percepita dal dottor Gori, che ha rinunciato a ogni compenso - possa diminuire il bilancio a favore della gestione del Trincheri. Ecco perché, in futuro, sarà nostra premura richiedere a chi sarà designato alla presidenza di rinunciare al compenso”.
“Ci siamo chiariti e abbiamo invitato le RSU, ogni qual volta ci fossero problematiche da affrontare e risolvere per migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti e per l'accudimento degli ospiti, a chiedere incontri con gli amministratori comunali, senza ricorrere a striscioni che, in un momento di spending review e di tagli alla sanità pubblica, possano far diffondere l'idea, completamente falsa, che il Trincheri stia per chiudere i battenti”, conclude il Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri.