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Attualità | 09 novembre 2012, 15:00

Italiana Coke: tavolo di lavoro in azienda. Bussano gli ambientalisti.

Convocata dalla Provincia per lunedì, alle 15, la riunione con Regione, Comune, Arpal ed Azienda. Gli ambientalisti chiedono di essere ricevuti.

Italiana Coke: tavolo di lavoro in azienda. Bussano gli ambientalisti.

Dopo vari rinvii si terrà lunedì, alle 15, l’atteso tavolo di lavoro sull’Italiana Coke che si allargherà anche alle condizioni dle bacino artificiale di San Giuseppe. A promuovere l’incontro, nell’ambito dei periodici tavoli di lavoro sull’AIA, è stato l’assessore provinciale all’Ambiente Santiago Vacca, che spiega: “Si tratterà di un normale tavolo di lavoro con tutti i soggetti coinvolti, così come è stato nelle riunioni precedenti. Questa volta, però, abbiamo deciso di convocarlo direttamente a Cairo, e nello specifico all’Italiana Coke, proprio per dare un messaggio di vicinanze delle istituzioni al territorio e alla situazione, e per permettere un concreto sopralluogo. Sopralluogo che sarà poi allargato anche al bacino artificiale di San Giuseppe”.

Nel tavolo di lavoro saranno affrontati temi come il punto su Transfer Car, lo studio che l’azienda sta predisponendo in merito all’installazione di contatori volumetrici e quindi l’utilizzo della torcia di emergenza; inoltre l’Arpal relazionerà sui dati annuali delle emissioni rilevati dalle loro centraline.

Intanto, vista, appunto, la presenza a Cairo dell’assessore vacca e della dottoressa Minervini della Regione, gli ambientalisti chiedono di poter avere un incontro. Spiega Nadia Berretto, presidente dell’associazione Progetto Vita e Ambiente: “Inizialmente si era pensato anche di organizzare una sorta di dimostrazione-picchettaggio di fronte alla cokeria, ma i tempi sono troppo stretti, soprattutto per garantire quei parametri di sicurezza che caratterizza sempre la nostra azione e protesta. Crediamo sia molto più utile, allora, avere un incontro con l’assessore Vacca e la Regione per capire lo stato dell’arte, chiedere tempistiche certe e fare sentire le nostre ragioni e preoccupazioni”.

“Faccia a faccia” che, secondo indiscrezioni, potrebbe anche essere accettato, magari se ospitato all’interno del Municipio di Cairo.

e.m.

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