Politica - 09 novembre 2012, 16:37

Piattaforma: sbloccati gli ultimi 25 milioni (nostri) per la Maersk? Per l'UE non saranno considerati aiuti illegali di Stato turbativi della concorrenza e del mercato?

S'affretta l'ANSA a battere questa nuova (aggiornamento) Ma al timido Ciaccia gliel'avran detto che a 30 km da qui c'è GIA' una piattaforma fatta e finita? E giù un'altra mezza miliardata

Sono stati sbloccati dal Governo i 25 milioni di euro mancanti per realizzare la piattaforma Maersk di Vado Ligure. Lo ha annunciato il vice ministro dei Trasporti Mario Ciaccia arrivato a Savona per partecipare al convegno all'Unione Industriali di Savona su portualita' e sviluppo economico.

''E' un'opera di grande valore perche' siamo certi che favorira' l'economia di questo territorio. Le risorse finanziarie per la piattaforma sono sicure perche' vengono prelevate dal fondo per le infrastrutture portuali''. Ciaccia ha anche spiegato che di questo finanziamento il Cipe si occupera' in una delle prossime riunioni.

La suddivisione del fondi per il finanziamento da 450 milioni per la Maersk a Vado Ligure prevede 125 milioni dai decreti della Finanziaria del Governo Prodi del 2007, 81 milioni dai fondi non spesi dai porti, altri 69 milioni dalle risorse recuperate e non spese e 25 milioni dai fondi per le infrastrutture portuali. Altri 150 milioni di euro sono stati stanziati dalla Maersk.

E poi

 

''Stiamo seguendo con attenzione l' iter del decreto di ripartizione delle risorse ai porti perche' la materiale assegnazione di questo fondo avvenga il piu' presto
possibile''. Lo ha detto il vice ministro ai Trasporti Mario
Ciaccia intervenuto stamane a Savona ad un convegno sulla
portualita'.  ''Nello specifico il finanziamento di infrastrutture portuali
in corso di ripartizione - ha ricordato Ciaccia - e' stato cosi'
suddiviso: 20 milioni per il Porto di Genova, 25 per il Porto di
Savona, 4,3 milioni per il Porto di Gioia Tauro e Cagliari, 33
milioni in 9 rate annuali per il Porto di Civitavecchia''.
   ''Con il decreto sullo sviluppo e' stata finalmente disposta
l'autonomia finanziaria dei porti, attraverso una specifica
norma con la quale si e' stabilito di dare impulso all'
infrastrutturazione portuale, destinando ai porti parte dell'Iva
e delle accise in essi prodotte'' ha detto ancora il vice
ministro.
   ''Per poter essere effettivamente competitivi con i porti del
Mar del Nord - ha detto Ciaccia - occorre che all'interno dei
sistemi dell'alto Adriatico e dell'alto Tirreno ognuno degli
scali sia messo in condizione di ricevere e trattare le grandi
navi di domani. Questo per consentire l'interoperabilita', come
terminali mediterranei efficaci, rispettivamente del corridoio
Genova Rotterdam e del corridoio Adriatico Baltico.
Considerazioni analoghe vanno condotte per i sistemi portuali
campano, pugliese e siciliano, da vedere come sbocchi
mediterranei del corridoio Helsinki-La Valletta a servizio di
quella parte d'Europa costituita dal Mezzogiorno d'Italia'' ha
detto il viceministro.

Sn - Ansa