Attualità - 07 novembre 2012, 13:16

A Finale un’Università ricca d’esperienza

L’Università delle Tre Età del Finale ha ormai raggiunto l’invidiabile traguardo dei vent’anni di attività e lo ha fatto in continuo progresso.

Negli anni c’è stato un costante  incremento nel numero dei corsi e dei laboratori, ma soprattutto sempre maggiore è stata la “qualità” dei docenti, alcuni dei quali sono ormai “storici” ed hanno un affezionato e folto pubblico.

Oltre alla qualità dei corsi offerti ai soci è estremamente importante  il “fattore socializzazione” che la frequenza a corsi, gite, incontri e laboratori offre ampiamente. I “vecchi” frequentanti inglobano quelli nuovi, che dopo poco si sentono a loro agio, per il “clima” sempre familiare in ogni occasione.

Tutto ciò è ulteriormente favorito dalla presenza costante della coordinatrice dei corsi e del segretario che sono sempre di supporto ai docenti ed ai corsisti, garantendo un funzionamento perfetto delle lezioni sia con la loro presenza, sia con l’apporto degli strumenti tecnici necessari per svolgimenti ottimali.

Proprio questo non lasciar mai nulla al caso è la “nota” che fa la differenza: chi interviene sa di poter contare sempre su un aiuto o su indicazioni precise e questo vale sia per i soci, che per i docenti.

I corsi proposti (ed “incastrati” nell’orario con precisione millimetrica, in modo da poter offrire sempre la possibilità di seguirli con sovrapposizioni veramente minimali) offrono veramente un’ampia scelta: si va dai “classici”  (corsi di lingue, di letteratura, di archeologia, di storia, di medicina, di arte, di informatica, di ballo, escursioni, etc.) alle nuove proposte (astronomia, diritto, induismo, la scuola italiana, viaggi dall’anno mille, lavorazione del vetro, riflessologia, etc.) in modo tale da poter veramente (o quasi) accontentare tutti i gusti e le richieste.

A corollario di tutto proiezioni di audiovisivi, conferenze, gite  per mostre su richiesta, … insomma un mondo vivo e palpitante che è veramente dedicato a “tutte le età” e non solo alla cosiddetta “terza” (ma esiste ancora?).

Last, but not least (cioè in ultimo, ma non meno importante) grosso “peso” viene sempre dato  alla cerimonia di apertura (a cui intervengono ogni anno personalità di rilievo culturale: quest’anno la prolusione sarà tenuta dalla Dott.ssa Flavia Cellerino, nota archivista e ricercatrice storica) ed ai momenti musicali legati al Natale ed alla cerimonia di chiusura, che divengono un ulteriore e gradevole momento di socializzazione e di gioia comune.

Non resta che fare un plauso a chi lavora per questa U3 Finalese, con l’augurio di altri… cent’anni di vita e di sempre più numerosi ed affezionati soci.

g.f.g.