INDUSTRIA & COMMERCIO - 30 ottobre 2012, 18:43

Fumata nera per Ferrania. Saltato l’accordo con l’azienda su cassa integrazione in deroga

Vesco e Guccinelli: ”Incomprensibile rigidità dell’azienda. Serve un ripensamento in vista di nuovo incontro”

Fumata nera sulla cassa integrazione in deroga. L’incontro di oggi tra Regione Liguria con gli assessori al lavoro e allo sviluppo economico, Enrico Vesco e Renzo Guccinelli, i rappresentanti di Ferrania e le organizzazioni sindacali, svoltosi presso l’Associazione Industriali di Savona, non è servito a siglare un accordo  per definire un percorso di cassa integrazione in deroga da far partire alla scadenza della cassa integrazione straordinaria prevista per la fine di novembre.

Lo avevano chiesto gli assessori Vesco e Guccinelli, insieme alle organizzazioni sindacali per dare un boccata d’ossigeno,  ai lavoratori, per almeno sei mesi,  prima dell’avvio della mobilità. “L’obiettivo – hanno spiegato al termine della riunione Vesco e Guccinelli – era quello di evitare il ricorso al licenziamento con la fine di novembre, visto che la Regione ha messo a disposizione per sei mesi la cassa in deroga. Da parte della proprietà però si è manifestata nessuna volontà di stringere un accordo in tal senso”.

“Una posizione incomprensibile – hanno commentato i due assessori regionali – anche da un  punto di vista economico, in quanto senza l’avvio dei sei messi di cassa integrazione in deroga, il ricorso alla mobilità risulta più oneroso per l’azienda. A questo poi si deve aggiungere la necessità di tenere conto delle nuove opportunità occupazionali che stanno nascendo in Val Bormida e che hanno bisogno di ulteriore tempo”.

I due assessori auspicano che l’azienda riveda le proprie posizioni, in vista dell’incontro tra Regione Liguria e proprietà previsto per lunedì 26 novembre dove si dovranno definitivamente sciogliere i nodi.

Il prossimo 30 novembre scadono infatti i due anni di cassa integrazione straordinaria per 170 lavoratori sul totale dei 230 di Ferrania Tecnologies.

Com.