IL PUNTO DI MARIO MOLINARI - 26 ottobre 2012, 15:25

A Savona la mafia c'è. Meno i politici e gli "imprenditori"

Che la mafia (ndrangheta) a Savona e provincia fosse un fatto non c’era bisogno di ribadirlo, anche se il parlarne giova alla consapevolezza del morbo fetente, si perdoni l'incontinenza del termine

Ieri sera alla UBIK le sale erano piene, ma la notizia vera è chi non c’era. Chi “la cosa” forse non è interessato a conoscerla o forse la conosce meglio, ovvero politici e imprenditori.

A parte gli attivisti del Movimento 5 stelle, dov’erano i PD? E i PDL? Dov’erano i sindaci e vicesindaci della città? E i presidenti dell’utile provincia? Dov’erano i rappresentanti del piccolo mondo industriale e finanziario? Dov’erano i costruttori con gli amici avvocati dalla penna lesta, i fruttaroli in cassa, gli impiantisti internazionali che reclutano manodopera nei paesi del sud e dell’est, i manutentori degl’impianti dei veleni, i sistematori di Molineri? Dov’erano i promotori della città, gli staff, le autorità con i cantieri pieni d’impeccabili camion, quelli dei cartelli d’appalto galileiani?

E dov’erano i sindacati? Dov’erano le camere dei commerci e degli occhi bendati, i titolari di negozi immensi e deserti, di cooperative affezionatissime al Comune. No, vero, alcuni di loro sono momentaneamente indisponibili.

Qualcuno delle aziende sospette, quello c’era, mandato allo sbaraglio a cercar di buttar scompiglio invano, come fossimo principianti.

I cittadini c’erano, c'erano - invisibili - polizia e carabinieri - la Città politica e imprenditoriale no. Tutti a casa o a far di meglio. Che sia l'allerta meteo?

Buona serata, e buona fortuna.

mpm