Il Partito Comunista dei Lavoratori (PCL) di fronte all’ennesimo dramma lavorativo esprime il più grande sconcerto e continua a sostenere come sia necessario che i lavoratori e tutto il popolo comprendano che questo sistema si fonda sulla riduzione dell’uomo e del lavoratore a semplice merce.
E proprio come una semplice merce, non appena non garantisce il profitto voluto, il lavoratore viene scaricato e gettato via da ciò che gli garantisce la sopravvivenza, e solo nei casi più fortunati una vita dignitosa, ossia dal lavoro stesso.
Finchè tutto funzionerà sulla sola regola della massimizzazione del profitto e sulla riduzione dei costi i lavoratori di questa parte del globo saranno destinati a essere scartati dal processo produttivo e lavorativo per permettere di “acquistare” schiavi a miglior prezzo e meno difesi da garanzie e diritti.
Proprio per questo continuiamo a vedere aziende in “crisi” chiudere per delocalizzare in mercati sempre più distanti dal nostro continente per assicurarsi un sfruttamento più efficiente e profittevole.
Per questo esprimiamo la nostra più grande solidarietà e vicinanza ai lavoratori della Fruttital di Albenga, ultime vittime di un sistema economico che divora i suoi figli per riempirsi la pancia di profitti facili.
Siamo, senza se e senza ma, dalla loro parte e difenderemo ogni loro azione sindacale o stato di agitazione, ogni loro protesta o occupazione del posto di lavoro (sulla base dell’esperienza della FAC) e perché no di una eventuale protesta ancor più radicale.
Sono già troppe le battaglie di tanti lavoratori nella nostra provincia che alla fine si sono concluse in beffe, futili cassa integrazioni o licenziamenti senza tanti fronzoli per svariati motivi: in alcuni casi tradimento o capitolazione delle organizzazioni sindacali, in altri sfinimento delle vertenze e in altri ancora inganni di imprenditori e di amministratori locali che presentandosi come salvatori finivano per vendere promesse e specchietti per le allodole salvo poi speculare sui luoghi di lavoro dismessi.
Per questo invitiamo i 60 dipendenti della Fruttital a mantenere alta la guardia, a non cedere su nulla e a pretendere ciò che gli spetta: una vita dignitosa e il loro lavoro, lo stesso che ha sempre garantito profitti ai loro padroni che ora pensano di poterli scaricare per andare a guadagnare altrove.
Noi lotteremo al vostro fianco difendendo i vostri diritti e la vostra dignità, sosterremo sempre la vostra voce senza compromessi al ribasso ma, semmai, con la pretesa che tutti i lavoratori d’Italia nelle vostre stesse condizioni si sollevino e spezzino le loro catene per prendere il controllo dell’intero sistema che ogni giorno ci sfrutta.
Ci permettiamo questo perché anche noi siamo lavoratori o precari come voi, studenti o disoccupati come i vostri figli, indignati e stufi di essere presi in giro da masse di politicanti servi di interessi di sfruttatori e speculatori.