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Savona | 21 ottobre 2012, 15:49

Villette a Riborgo: necessarie, inutili o dannose (di Roberto Bazzano)

E' evidente che questa operazione immobiliare non è quello che serve ai residenti, richiede fior di varianti e deroghe, è tanto azzardata da aver fatto pentire del proprio lavoro anche alcuni progettisti e mette di fronte due interessi contrapposti: quello dell'impresa e quello dei cittadini.

Villette a Riborgo: necessarie, inutili o dannose (di Roberto Bazzano)



Torno ad abitare a Riborgo dopo un po' di tempo e la prima cosa che sento è che è stato presentato in un “incontro pubblico” un bel progetto di cementificazione della collina sopra il borgo, che prevede una quindicina di villette costruite con stili che nulla hanno a che vedere con l'edilizia esistente, che richiedono varianti al PUC perchè la zona non è edificabile, che vanno apertamente contro il piano paesistico e sono costruite in una zona soggetta a dissesto (riassumo l'analisi dell'Ing. Cuneo, persona competente e stimata da tutti in questo campo).
 
Avevo sentito parlare della costruzione di un altro ponte (il terzo in 700 metri....) per “migliorare la viabilità del borgo ecc. ecc.”, ma non sapevo che dietro ci fosse tutto questo.
Come se non bastasse pare anche che il ponte aumenti il rischio di esondabilità del Letimbro, cioè l'opposto di quanto chiesto dai cittadini....

Sono anni che chiediamo al Comune due cose: pulizia dell'alveo del fiume e allargamento della “crosa”, la strettoia che da Ponte Olivè  giunge allo spiazzo del “rian della Pizzuta” e invece di aiutarci il Comune ci presenta un bel progetto di cementificazione facendolo passare come “la soluzione di tutti i mali.
Forse non si è capito bene, allora riassumo: quello che serve è la pulizia del fiume e l'allargamento di meno di cento metri di strettoia per fare passare un'ambulanza di normali dimensioni (quella più piccola arriva già fino sotto casa dei residenti).

Conosco piuttosto bene questi incontri pubblici di “finta partecipazione” in cui si fanno concessioni ridicole e calcolate in cambio dell'approvazione del progetto proprio come gli americani che davano le perline colorate senza valore agli indiani in cambio di terreni o altro.
Eppure qualcuno ci casca ancora...

In questa fase di decrescita servono agevolazioni alle ristrutturazioni per rivitalizzare il mercato del lavoro e il borgo mentre i terreni agricoli vanno lasciati intonsi in vista di un rapido riutilizzo come orti.
Lo stanno facendo moltissimi comuni illuminati con grande successo, ma qui è troppo sensato per farlo....

E' evidente che questa operazione immobiliare non è quello che serve ai residenti, richiede fior di varianti e deroghe, è tanto azzardata da aver fatto pentire del proprio lavoro anche alcuni progettisti e mette di fronte due interessi contrapposti: quello dell'impresa e quello dei cittadini.

A questo punto resta una sola domanda: perchè tanti abitanti hanno la sensazione che il Comune pagato, eletto e mantenuto dai cittadini non sia dalla loro parte?

                                        Roberto Bazzano



P.S. Non andrò alla prossima riunione, non volendo essere né preso in giro dall'ultimo arrivato che si permette di definire gli abitanti di Riborgo come dei montanari che vanno a dorso di mulo, né sommerso da deroghe, leggine  e “omissis” citati apposta perchè non siamo in grado di rispondere.
In compenso farò tutto il possibile perchè questo scempio non sia realizzato.   

Roberto Bazzano

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