Un piccolo tratto di spiaggia libera accessibile agli animali domestici: è il progetto presentato dalla Protezione Animali savonese al Comune di Alassio e sostenuto da una petizione sottoscritta da un centinaio di turisti e residenti, con cane e non; l’area indicata è il tratto di spiaggia comunale libera a fianco dei bagni Baba Beach, il cui proprietario ha espresso consenso ed entusiastico appoggio.
Ora il Comune avrà tempo tutto l’inverno per analizzare il progetto e deliberare, si spera, positivamente; l’arenile potrebbe essere attrezzato con modestissimi interventi comunali per installare la necessaria cartellonistica con il regolamento, un contenitore per i rifiuti (e per il deposito delle deiezioni canine) ed un rubinetto per l’acqua, mentre la periodica pulizia potrebbe essere svolta, senza ulteriori spese per il Comune, da volontari animalisti locali. La nuova area accessibile agli animali domestici integrerebbe, con una struttura pubblica a libero ingresso (o ad offerta libera o ancora a costi contenuti, a seconda della scelta operata dell’Amministrazione), l’offerta privata già esistente ad Alassio, adempiendo così alle disposizioni regionali e nazionali in materia.
Anche quest’anno l’ ENPA ha riproposto a tutti i comuni di riservare al libero accesso degli animali almeno 10-15 metri di litorale attrezzato. In provincia vi sono per ora 8 spiagge (14 in tutto in Liguria), aperte con la consulenza e grazie all’attività svolta dall’ENPA di Savona, che è riuscita negli anni 90 ad ottenere l’autorizzazione ministeriale ad attrezzare – sulla base di propri progetti - 600 spiagge per cani in tutta Italia. La maglia nera, malgrado la bandiera blu, spetta invece al Comune di Savona, ed all’Autorità Portuale proprietaria delle spiagge, a cui da anni l’ENPA chiede inutilmente di destinare un piccolo tratto di arenile ai quattrozampe ed ai loro accompagnatori.