Danni alla salute e all’economia planetaria. Il cambiamento climatico presenta il suo conto. Un conto salatissimo fotografato da un rapporto della Ong Dara, commissionato dal Climate Vulnerable Forum - che riunisce 20 paesi minacciati dal riscaldamento globale – a cui hanno lavorato oltre 50 scienziati provenienti da tutto il globo.
Già oggi - stima lo studio che conta ben 331 pagine – nel mondo muoiono 400 mila persone per cause direttamente o in parte attribuibili al clima impazzito, a cui si aggiungono 4,5 milioni di vittime dell'inquinamento causato dall'utilizzo di combustibili fossili. Per l'Italia, le previsioni del Centro Euromediterraneo per i Cambiamenti Climatici stimano una perdita intorno a 20-30 miliardi di euro l'anno, praticamente una manovra economica "regalata" al riscaldamento globale.
Il rapporto "Previsioni ambientali al 2050: le conseguenze dell’inazione" diffuso dall’OCSE, tratteggia un futuro incerto per l’intera umanità.(allegato Studio OCSE). Quattro le aree ritenute particolarmente significative: il cambiamento climatico, la biodiversità, le risorse idriche e la salute.
Per quanto ai cambiamenti climatici è stimabile che la maggior domanda di energia porterà ad un aumento di CO2 in media del 50 per cento. Importanti gli incrementi attesi nei paesi Ocse. Si stima, per esempio, un incremento di circa +28% in Europa. In questa prospettiva, se il ricorso alle fonti fossili non sarà ridotto e continuerà il trend attuale, l’aumento di CO2 raggiungerà la percentuale prevista, a meno che non si decida di intervenire subito
In questo scenario ci si attende che l’inquinamento sarà la prima causa di morte nel mondo entro il 2050. (allegato Mortalità premature nel Mondo)Un inquinamento diffuso all’acqua, al suolo e all’aria potrebbe portare a significativo incremento delle morti premature causate dall’esposizione ai particolati inquinanti, già oggi attestabili sui 3,6 milioni al mondo. Sotto questo aspetto il paese più a rischio è l’India e subito dopo i 34 Paesi industrializzati membri dell’Ocse (tra cui l’Italia), soprattutto per l’inurbamento della popolazione. Uno scenario piuttosto funesto rispetto al quale il Rapporto propone alcuni interventi immediati per evitare quella "inazione" che potrebbe condurci all’irreparabile tra cui eliminare gli attuali sussidi per le fonti di energia fossile, unite a forme di tassazione delle emissioni inquinanti.
A nostro parere sorprendentemente, tuttavia, solo la Conferenza dei servizi con Regione, Provincia ecc. il 17 Settembre 2012 ,si è espressa favorevolmente al progetto di POTENZIAMENTO A CARBONE RICHIESTO DA TIRRENO POWER E ad UNA SINGOLARE "AIA TRANSITORIA" CHE COMUNQUE NON E’ STATA ANCORA DECRETATA DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE .
TALE "AIA TRANSITORIA" NON SAREBBE RISPETTOSA DEI VALORI LIMITE DI EMISSIONE A CAMINO DEGLI INQUINANTI IMPOSTI DALLA NORMATIVA IPPC EUROPEA E ITALIANA PER GLI OBSOLETI GRUPPI A CARBONE, PERMETTENDO AGLI STESSI GRUPPI DI INQUINARE ANCORA PER ALMENO 9 ANNI CON L’AGGRAVANTE CHE LA CENTRALE TIRRENO POWER E’ SITA IN PIENO CENTRO ABITATO E PER QUESTO E’ STATA DEFINITA "CENTRALE IN CITTA’ ".
Il MODA, come è noto, da più decenni sostiene almeno " metanizzazione completa e depotenziamento " (con la chiusura immediata dei 2 obsoleti gruppi a carbone) come richiesto d’altra parte dalla Commissione scientifica di Spotorno e dall’Istituto Superiore di Sanità già nel Maggio 1988.
ECCO QUALI SAREBBERO, A NOSTRO PARERE, LE CONSEGUENZE LOCALI E GLOBALI DEL PROGETTO DI POTENZIAMENTO A CARBONE NEL PROSSIMO FUTURO (6 –9 ANNI) CON "AIA TRANSITORIA" :
1) PRODUZIONE DI CO2 DA 4,3 MILIONI DI TONNELLATE/ANNO A 5,2 MILIONI DI TONNELLATE/ANNO aggravando così il riscaldamento globale.
2) POLVERI SOTTILI PM10 PRIMARIE E SECONDARIE RESPONSABILI DI MORTALITA' PRECOCI DA CIRCA 5.600 TONNELLATE/ANNO ATTUALI A CIRCA 5.900 TONNELLATE/ANNO aumentando così le mortalità da inquinamento da particolato atmosferico. (allegato Tabella emissioni centrale T. Power AIA transitoria ).
3) MORTALITA' PRECOCE oggi stimata dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) per i soli 2 obsoleti gruppi a carbone VL3 e VL4 della centrale di Vado in 54 morti precoci e circa 250 milioni di euro l’anno ma che aumenterebbe con il potenziamento a carbone (allegato Greenpeace 2012).
4) POSSIBILE COMBUSTIONE DI CDR E AUMENTO DELL’INQUINAMENTO, con emissione di diossine e metalli pesanti, per la possibile combustione del rifiuto CDR nei gruppi a carbone (coincenerimento) prevista a pag. 170 dal Piano Provinciale dei Rifiuti e pianificata dall’Accordo di programma tra Regione, Provincia e Comuni nel Luglio 2011. Ma questo sarebbe in contrasto con l’ attuale normativa sui rifiuti (vedi Normativa rifiuti Biologi Italiani Marzo 2012) che prevede la combustione dei rifiuti solo in impianti "dedicati" (inceneritori). A questo proposito auspichiamo l’abbandono di qualsiasi tipo di incenerimento dei rifiuti e di discariche, per arrivare ad una raccolta differenziata spinta secondo il progetto "rifiuti zero" già applicato con successo in molte parti del mondo (California, Nuova Zelanda) e in alcuni Comuni in Italia (es. Comune di Vedelago).
E’ quindi ben evidente a tutti che con depotenziamento e completa metanizzazione per la centrale Tirreno Power di Vado, a parità di potenza installata, rispetto al carbone, si sarebbe ridotta a 1/3 la produzione di CO2 responsabile dei cambiamenti climatici, ridotta a 1/10 la produzione di SO2 principale responsabile delle mortalità legata al particolato PM10 , ridotta a 1/4 l’emissione di NOx, con drastica riduzione dei costi esterni e netta diminuzione della mortalità precoce dovuta quindi soprattutto alla combustione del carbone eliminando poi del tutto la possibilità di bruciare il rifiuto CDR tecnicamente possibile solo nei gruppi a carbone ma non su quelli a gas. (allegato Tabella comparativa gas_carbone)
E a proposito della singolare " AIA transitoria" riteniamo doveroso che il Comune di Savona, dopo che il Consiglio comunale e il Sindaco si sono schierati più volte contro il carbone e a favore della metanizzazione completa, proceda subito con un ricorso al TAR per la mancata convocazione del Comune stesso alla Conferenza dei servizi che ha rilasciato parere favorevole ad una poco giustificabile AIA transitoria, come richiesto dal Movimento 5 stelle in Consiglio Comunale. Se il Comune di Savona non procederà in tal senso si assumerebbe, a nostro avviso, la pesante responsabilità di non ostacolare un progetto molto inquinante per il savonese.
Dr. Virginio Fadda (Biologo)
Dr. Agostino Torcello (Medico pneumologo)
MODA Savona