La segreteria provinciale di Forza Nuova in merito alla ormai ufficiale chiusura del Pronto Soccorso di Albenga appena finito di costruire ed inaugurato solo 4 anni fa, da parte della Regione Liguria, comunica: “ Forza Nuova è pronta ad occupare fisicamente e ad oltranza con i propri militanti e con i cittadini ingauni il Santa Maria di Misericordia, ospedale strategicamente importante, con attrezzature all'avanguardia e con alte professionalità.
I cittadini di Albenga oltre a veder declassato il loro ospedale per logiche di potere incomprensibili e per una gestione della sanità folle e suicida, devono anche subire, sempre da parte della regione, l'ennesima manifestazione di razzismo nei confronti dei cittadini ingauni, liguri ed italiani.
Infatti lo stesso giorno in cui si ufficializzava la morte dell'ospedale di Albenga, la Usl 2 miracolosamente trova ben 250 mila euro per creare una casa per l'assistenza sanitaria alle donne in gravidanza nella Repubblica Centraficana, oltre ad altrettanti quattrini per la creazione di un centro servizi per il lavoro a Lima in Perù, ed il rafforzamento dei servizi socio sanitari per lo sviluppo comunitario a Santa Fe.
Inoltre sempre la Regione Liguria, con in testa l'assessore regionale al bilancio e alla formazione Pippo Rossetti, regala ben due milioni e 270mila euro del Fondo Sociale Europeo per formare zingari disoccupati ed inoccupati.
Forza Nuova dice basta a questa ennesima presa per il culo.
Forza Nuova condanna senza esitazioni una classe politica, come quella regionale, che finanzia la sanità peruviana, regala milioni di euro a zingari e gentaglia varia e contemporaneamente chiude il pronto soccorso di Albenga che garantisce l'accesso di oltre 2000 ambulanze di notte, provenienti dai 20 comuni del distretto sociosanitario albenganese.
I soldi dei liguri devono essere spesi per i liguri. Gli ospedali dei liguri non devono essere chiusi.
Forza Nuova annunciando una grande mobilitazione con la presenza del segretario nazionale Roberto Fiore, intende dare il colpo di grazia ad una classe politica nemica dei cittadini.