“Ho visto in forte disagio il Direttore Generale Neirotti, consapevole di aver legato l'asino dove voleva il padrone. Ho trovato l'Assessore Regionale Montaldo, invece, molto aggressivo, trovandosi a difendere un progetto di forte penalizzazione dell'intero territorio provinciale, da tempo dimenticato dalla Regione, se si pensa che ci sono quattro presidi ospedalieri, di cui tre non più rispondenti ai requisiti di accreditamento”. Così dichiara il Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri, commentando l'incontro tenutosi ieri in Regione Liguria con l'Assessore Regionale alla Salute Claudio Montaldo e il Direttore Generale ASL Flavio Neirotti, in merito alle sorti dell'Ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga. “Si parla molto di sicurezza sanitaria del cittadino, ma ci si dimentica che l'unica struttura ospedaliera certificata, che risponde ai requisiti, è proprio quella che l'Assessore Montaldo vorrebbe definitivamente portare alla chiusura, o ancor peggio cederlo a gestione dei privati, dando seguito all'attuale provvedimento di depotenziamento”.
“Sia l'assessore Montaldo che il direttore Neirotti, anche ieri, più che descrivere interventi obbligati dalla spending review, non sono stati in grado di presentare ai Sindaci e ai cittadini presenti alcuna programmazione di carattere sanitario”, prosegue il Sindaco. “Più volte, l'assessore ha accusato gli esperti della sanità che, con dati scientifici, obbligano gli amministratori pubblici a intervenire con tagli e con la chiusura di strutture ospedaliere. Sono certa che Montaldo non sappia bene interpretare i dati fornitigli dall'Agenzia Nazionale: non mi risulta che esista una documentazione che imponga chiusure, mentre sono certa che tali dati scientifici indichino cosa e come debbano essere organizzati e strutturati i presidi ospedalieri chiamati a erogare prestazioni sanitarie. Se Montaldo leggesse tali documenti con maggiore attenzione, si renderebbe conto che logica e buon senso vorrebbero che fossero potenziati i presidi di recente costruzione, dotati dei più avanzati strumenti tecnologici, il cui costo di gestione è di gran lunga inferiore a quelli di strutture datate e vetuste. Altrettanta attenzione, con un po' di coraggio, dovrebbe dimostrare nel programmare un piano di azione che definisca i fabbisogni della gente, prenda atto delle domande a seconda delle caratteristiche dei territori, intervenendo così nell'offrire ai cittadini prestazioni adeguate e di qualità”.
“Ci ha parlato di 'bacini di riferimento per i dipartimenti di emergenza', non rispondendo però alla domanda di quanti dipartimenti di emergenza debbano esserci sul territorio provinciale: intendiamo DEA di II livello che, per norma, oltre ad assolvere alle funzioni del DEA di I livello, deve fornire funzioni di alta qualificazione legate alle emergenze”, nota ancora. “In base alle funzioni assegnate alle strutture della provincia di Savona, si comprende facilmente come regni la confusione più assoluta. Sembre che Montaldo voglia cominciare a mettere ordine in questo marasma sostenendo che il Pronto Soccorso di Albenga sarebbe solo 'di facciata': non dice però se il DEA di I e di II livello rispondono pienamente alle caratteristiche e svolgono le funzioni per legge assegnati ai dipartimenti di emergenza e assistenza. Il Santa Maria di Misericordia è uno dei 427 ospedali italiani pubblici sede di Pronto Soccorso, le cui prestazioni erogate, oltre 30 mila l'anno, è quasi il doppio della media dei 350 accessi ogni mille abitanti del parametro. Purtroppo per Montaldo, questi non sono numeri da Pronto Soccorso 'finto' o 'di facciata'”.
“Da tempo il nostro comprensorio chiede all'assessore Montaldo una seria programmazione della sanità ospedaliera e territoriale. Invece di scaricare le responsabilità sugli esperti che giustamente gli forniscono indicazioni per meglio agire, usi quei dati e si metta a lavorare per fornire agli amministratori liguri una programmazione che tenga conto dei costi reali e risponda ai parametri finanziari, garantendo al cittadino prestazioni in tempi accettabili, di buona qualità e sicurezza, evitando le fughe che avvengono quotidianamente, e il rischio che il cittadino debba sostenere costi propri per avere un accertamento in tempi ragionevoli. Chiediamo quindi al Governatore Claudio Burlando di vigilare attentamente sull'operato del suo assessore Montaldo, dal momento che le manifestazioni di malcontento sulle sue scelte stanno proliferando e moltiplicandosi su tutto il territorio regionale, senza distinzioni di partito o schieramento”, conclude Rosy Guarnieri, Sindaco di Albenga e Presidente del Distretto Socio Sanitario Albenganese.