Attualità - 02 ottobre 2012, 09:38

Savona: pronte ottomila cartelle esattoriali

Palazzo Sisto invaso dai faldoni dell'Agenzia delle Entrate. Intanto in senato si prova a dare un freno alle "cartelle pazze"

Si raschia il fondo del barile, e lo Stato è pronto a recuperare ogni minimo credito vantato presso i propri amministrati. E così ecco che sono in partenza, nella sola Savona, circa ottomila cartelle esattoriali, che andranno a chiedere conto di ogni distrazione o furberia. Dal un canone non pagato a un bollo dell'auto dimenticato, i cittadini dovranno essere pronti a recuperare le eventuali ricevute conservate, nel caso possano dimostrare che la "cartella" non è dovuta o, se colpevoli, recarsi a onorare il pagamento.

L'Agenzia delle Entrate ha quindi trasferito al Comune di Savona una mole di faldoni così ingente che i funzionari hanno avuto non poche difficoltà a trovargli una sistemazione all'interno degli uffici, dove ora si procederà allo smistamento per poi recapitare le notifiche.

Nel frattempo con un provvedimento proposto dall'Idv in senato si cerca di arginare il fenomeno delle "cartelle pazze". e? stato presentato un pacchetto, che sembra incontrare il favore del governo e potrebbe essere incluso in uno dei prossimi provvedimenti a sua firma in modo da garantire un'approvazione certa delle misure da parte del Parlamento, anche se resta da sciogliere ancora il nodo delle norme relative alle ganasce fiscali. Secondo il testo messo a punto dai senatori, il
cittadino-debitore di fronte alla certezza di essere vittima di un errore potra' presentare una dichiarazione al concessionario per la riscossione entro 90 giorni dalla notifica della cartella. A quel punto, l'intermediario avra' a sua volta 10
giorni per chiedere "lumi" all'ente creditore, che nel giro di due mesi dovra' fornire una risposta. In caso di un mancato riscontro da parte dell'amministrazione, passati 220 giorni dalla presentazione della domanda, le cartelle infatti saranno ''annullate di diritto''.

Le nuove regole varranno anche per tutti coloro che hanno presentato le dichiarazioni prima dell'entrata in vigore della legge. Ovviamente, per i furbi sono previste megamulte (oltre alla responsabilita' penale): la sanzione amministrativa andra' ''dal cento al duecento per cento dell'ammontare delle somme dovute,
con un minimo di 258 euro''.

d.b.