Attualità - 30 settembre 2012, 11:02

Acqua benedetta

E’ stata acqua benedetta, per la fauna selvatica, quella che è caduta in questi giorni dopo un’estate di eccezionale siccità


La Regione e le Province liguri, che pur dovrebbero gestire l’esercizio della
caccia in nome di tutti i cittadini e non solo dei cacciatori, non hanno
vergognosamente posticipato l’apertura della caccia ad ottobre, come richiesto
dall’ENPA e dalle altre associazioni ed autorevolmente dall’ISPRA; c’è voluta
una sentenza del TAR Liguria per sospenderla fino al 30 settembre e concedere
un po’ di meritato respiro a buona parte della fauna (ad ec-cezione però di
cornacchie, ghiandaie, gazze, merli, colombacci e cinghiali).

Egualmente vergognoso è stato il comportamento delle associazioni venatorie
che, invece di sospendere la loro attività in nome del loro presunto rispetto
per la natura, si so-no addirittura lamentate della sentenza, che ha
ristabilito il rispetto della legge ma che, a loro parere, ha “generato caos”.
Ed attraverso gli Ambiti di Caccia non hanno neppure ri-tardato, come richiesto
dall’ENPA savonese e dal buon senso, la liberazione di fagiani, pernici e lepri
da ripopolamento, ignorando le indicazioni dell’ISPRA che, con facile previ-
sione, segnalava l’altissima mortalità alla quale sono poi andati incontro; e
gli stanchi volontari della Protezione Animali savonese hanno dovuto soccorrere
i pochi superstiti av-venturatisi in città alla ricerca di cibo ed acqua, tra
cui un variopinto fagiano maschio re-cuperato ad Albissola Superiore.

Buone notizie invece per la maggioranza degli elettori, che la fauna selvatica
la vor-rebbero viva e indisturbata. Il biancone recuperato dall’ENPA alle Faie
ha brillantemente superato la prova di volo e verrà liberato domani per
proseguire la migrazione; il soggetto (è una giovane femmina) trovato ad
Albissola Superiore da una signora, è ancora e sol-tanto debilitato e dovrà
passare l’inverno nel centro di recupero di Bernezzo (CN). 

ENPA Savona