Sarà concessa una sola antenna per caseggiato, da porsi sul tetto, e dovrà avere un colore che si mimetizzi con l’ambiente circostante (questo è facile: dovranno essere tutte nere...)
Per l’assessore “una città che punta su un miglioramento della qualità della vita, dell’ambiente e del paesaggio, deve necessariamente dotarsi di norme dalle maglie più strette, che non permettano in ogni caso e a nessuno di deturpare un territorio meraviglioso come il nostro. La nostra attenzione è rivolta alla salvaguardia di un bene, il paesaggio, tutelato dalla Costituzione italiana”.
Si aggiunga anche l’iniziativa con la quale sono stati posizionati i raccoglitori di mozziconi di sigarette, e la recente istituzione delle Denominazioni Comunali di Origine (De.C.O.) per valorizzare le attività agro-alimentari tradizionali locali (ma forse bisognerebbe denominarle De.C.O.Ca. – Denominazioni Comunali di Origine Carbonifera...).
Bene, tutte iniziative degne di lode.
Ma allora delle 5 ridenti ciminiere della Italiana Coke che ne facciamo?
Disponiamo che vengano colorate di azzurro o di verde?
E delle colline di carbone lasciate all’aria aperta “senza ritegno”?
Deliberiamo la loro mimetizzazione con alberi di plastica o finalmente ci adoperiamo affinché vengano celermente coperte, affinché da esse non si sollevino più le polveri nocive che senza sforzo raggiungono le abitazioni?
(vedi vicenda giudiziaria di Taranto)
E a proposito di alberi, come mai ne sono stati tagliati vari a San Giuseppe davanti al futuro, ennesimo megastore? Forse per permettere la visione delle vetrine agli automobilisti, causando distrazione per la guida, e quindi rischiando incidenti?
E delle concentrazioni di PM10 con limiti fuori norma che da anni si registrano nel territorio comunale che si fa? Si spera forse che le leggi europee vengano modificate con l' elastico?
L’articolo 9 della Costituzione, citato dall’assessore, recita: La Repubblica (omissis) tutela il paesaggio e il patrimonio storico ed artistico della Nazione.
I temi del futuro articolo 9 nacquero nel 1946 in seno alla Prima Sottocommissione (Diritti e Doveri dei Cittadini), composta da 18 membri, tra i quali un certo Aldo Moro (che l’assessore in oggetto dovrebbe ben conoscere, visto che milita tra le file dell’UDC).
Proprio lo statista rapito e ucciso dalle "Brigate Rosse" fu uno dei maggiori difensori di questo articolo dai vari tentativi, da parte di membri dell’Assemblea Costituente, di non inserirlo nella nascente costituzione.
I membri della Sottocommissione vollero fortemente affermare e definire il ruolo dello Stato nella tutela paesaggistica rispetto alle future Regioni e autonomie locali, con spirito lungimirante rispetto ai problemi che sarebbero poi esplosi in seguito.
Uno degli aspetti che spinsero i membri ad inserire la tutela del paesaggio fu per difendere quest’ultimo dagli attacchi di una urbanizzazione ed industrializzazione del territorio sempre più invadente. Di certo non per qualche mozzicone o padellone satellitare
Vi ricordate la parabola di Gesù della trave e della pagliuzza, narrata nel vangelo secondo Luca?
"Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della trave che è nel tuo? ”
Forse perchè la trave acceca occhio ed encefalo.