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Attualità | 24 settembre 2012, 21:42

Le Amministrazioni locali - finchè non si va nel penale - non si curano del diritto alla salute

Il via libera all'autorizzazione integrata ambientale per la centrale Tirreno Power ha dimostrato ancora una volta che il diritto alla salute dei cittadini di questo paese non è tenuto minimamente in conto da chi rappresenta la comunità nelle sedi istituzionali

Le Amministrazioni locali - finchè non si va nel penale - non si curano del diritto alla salute

Questo passaggio sull'annosa questione della centrale a carbone era l'occasione per inchiodare Tirreno Power alle sue responsabilità in materia ambientale, ma così non è stato anche perchè gli amministratori locali non hanno saputo o voluto mantenere quanto avevano sbandierato in più occasioni e anche durante la campagna elettorale rispetto alle emissioni dei veleni delle ciminiere della centrale.

La scelta dei sindaci di Vado e Quiliano di votare a favore del mantenimento dei gruppi ormai obsoleti e giudicati anche dagli esperti altamente nocivi è una resa che non condividiamo nel modo più assoluto, perchè pone i territori del vadese in una posizione  ancora più fragile di fronte ai poteri forti rappresentati da Tirreno Power, ma anche da sedi istituzionali come Governo e Regione Liguria, nonché di chi anche a livello locale continua a confondere il diritto al lavoro con il diritto alla salute.

Noi siamo ancora una volta a fianco dei cittadini che lottano per orizzonti più ampi che contemplano un innalzamento della qualità della vita non solo in termini monetari, ma soprattutto migliorando la salute, diminuendo innanzi tutto le fonti di inquinamento ."

 

Valeria Ghiso Segretaria del Circolo “xxv Aprile” di Vado Ligure

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