Mi auguro che la querelle personale tra Bologna e Torterolo iniziata l’ 8 giugno 2009, cioè con la proclamazione di Bologna a Sindaco, venga per un attimo sospesa. Non ci è dato modo di sapere quali siano i giochi della Lega carcarese, quel che è certo, finora, è che possono essere giochi pericolosi per la collettività. Se non si approverà il bilancio entro il 31 ottobre 2012, il Comune di Carcare, ai sensi del dl 267/2000, verrà commissariato creando una situazione eccezionale e veramente grave per l’Istituzione Comunale stessa, nonché (ed è quel che importa di più) fonte di probabili, ulteriori, aggravi economici per la cittadinanza. Ciò è quello che sta rischiando l’Amministrazione comunale di Carcare a seguito della cosiddetta crisi messa in atto dal gruppo Noi per Carcare.
La mia speranza è che, nell’interesse della cittadinanza, con atto responsabile il bilancio venga approvato con le modifiche richiestedall’intero Consiglio per il bene comune del nostro Paese e che il giorno dopo il Sindaco dia le dimissioni e metta, così, fine a questa sua esperienza fallimentare.
In merito al Bilancio vorrei dal Sindaco, dall’Assessore dagli Uffici preposti e da tutti noi uno sforzo, difficile ma certamente non impossibile, per rimodulare le tasse comunali con un’attenzione particolare alle fasce più deboli della popolazione cercando di rispondere maggiormente a criteri di equità fiscale e di sostegno alla socialità. Pertanto, chiedo, stante la cifra totale ritenuta a consuntivo essenziale e necessaria per la cosiddetta quadratura del bilancio: in primis la rimodulazione dell’addizionale Irpef prevedendone l’esenzione per i possessori di soli redditi derivanti da situazioni lavorative di crisi quali la mobilità e la cassa integrazione.
Inoltre per l’IMU chiederei di commisurare le aliquote in base alla classificazione e al prestigio degli immobili, tutelando le fasce più deboli della popolazione e le attività commerciali. In particolare favorendo la riduzione di aliquota al minimo consentito - per gli immobili strumentali utilizzati a fini commerciali e classificati come C1,
- per gli immobili di categoria C3 cioè posseduti o utilizzati da artigiani,
- per le abitazioni popolari A4 e A5, in quest’ultimo caso però con rapida verifica, poichè una sommaria visura delle 88 abitazioni classificate tali a Carcare ( A5 = abitazioni ultrapopolari: unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive e di rifiniture di bassissimo livello. Di norma non dotate di servizi igienico-sanitari esclusivi ) sembra evidenziare una probabile elusione d’imposta per migliaia di euro.
- per gli immobili locati con contratto registrato,
- per i fabbricati rurali strumentali.
Queste riduzioni compensate con l’applicazione dell’aliquota massima
- per gli immobili accatastati D8
- per le aree fabbricabili
- per gli immobili non locati
- per gli immobili di categoria A1 A7 e A8
Infine, sull’esempio di numerose Amministrazioni comunali ed in linea con i principi di risparmio ed austerità che hanno già determinato diversi atti della Giunta e del Consiglio Comunale, richiedo che il Consiglio Comunale deliberi per la rinuncia della corresponsione del gettone di presenza previsto per la partecipazione alle sedute di Consiglio comunale e Commissioni consiliari da parte dei Consiglieri comunali; inoltre propongo al Sindaco che faccia deliberare per i membri della Giunta, indipendentemente dal loro status lavorativo, l’assimilazione del trattamento economico a quello degli Amministratori dipendenti e pensionati e che conseguentemente i corrispettivi siano, per tutti, dimezzati così come avviene, appunto, per i lavoratori dipendenti che non abbiano richiesto l’aspettativa.