- 24 settembre 2012, 09:27

L'Enpa denuncia: tagliole ad Andora

Si è penosamente trascinata, con la gamba martoriata, fino alle casette della colonia felina, per attendere le cure dei volontari della Protezione Animali; è accaduto a Conna, frazione di Andora, dove una vecchia gatta è stata soccorsa e portata da un veterinario, che le ha suturato una grave ferita procuratale da una tagliola alla zampa anteriore; i volontari dell’ENPA sono esasperati dalla presenza di lacci e tagliole nei boschi circostanti, che uccidono o feriscono in modo vigliacco e crudele animali domestici e selvatici; la stessa gatta era stata ferita l’anno scorso nello stesso modo.

I bracconieri intensificano le loro criminali attività in occasione dell’apertura della caccia, quando Provincia ed Ambiti territoriali liberano nelle campagne la cosiddetta “selvaggina da ripopolamento”, ovvero fagiani, pernici e lepri acquistati da allevamenti ed im-messi poco prima in territori che non conoscono e dove trovano spesso la morte per fame, perché incapaci di procurarsi il cibo fino ad ieri ricevuto in voliera, per sete a causa della siccità di questa estate eccezionale, o mangiati dai predatori dei boschi o ancora catturati dai bracconieri. Per tenere lontani i cani dei cacciatori “regolari”, i bracconieri non esitano a spargere veleno nei boschi, come accaduto a Vispa e Montenotte nei giorni scorsi.

L’ENPA savonese chiede a chi frequenta i boschi di vigilare per trovare lacci e tagliole e disarmarli; a tale scopo mette a disposizione uno specifico manuale di istruzioni (Il camminatore animalista).

Com. Enpa Savona