Ora, i soliti ambientalisti si lagnano perché - sostengono - le centrali a carbone, per di più costruite con tecnologie obsolete, inquinano e causano morti e malattie respiratorie. Effettivamente, i dati che riguardano la zona della centrale porterebbero a pensare che il carbone favorisca tumori e disturbi alle vie respiratorie. Niente di più sbagliato: nella scorsa legislatura la Regione Liguria ha stabilito che non vi è la prova provata che la maggiore incidenza di tali patologie sia dovuta alla presenza della centrale.
Ovvio, perché le statistiche bisogna saperle leggere e Burlando e soci carbonieri sanno (anche) leggere. Mi sono chiesto dunque - una volta escluso il carbone - quale possa essere la causa di questi valori anomali. Per capirlo, bisogna rispondere a una domanda: in che cosa primeggiano i dintorni della centrale di Vado? O, in altre parole, quali sono le “eccellenze statistiche” della zona di Savona? Ne ho esaminate alcune.
Il mare: in provincia di Savona c’è tanto mare. Può causare tumori ai polmoni? Per rispondere, basta fare il paragone con una provincia vicina, quella di Imperia. I valori delle patologie sono inferiori. Dunque non è colpa del mare.
Andiamo avanti. La zona di Savona è ai vertici nazionali per età media della popolazione. Potrebbe voler dire che, essendo la gente mediamente più vecchia, aumentano le probabilità di ammalarsi. Purtroppo però, le patologie - secondo l’ordine dei medici - colpiscono anche i bambini, per cui anche questa ipotesi va scartata.
Tralasciando i furti in appartamento e la presenza assidua agli spettacoli teatrali, arriviamo a un’ultima e decisiva eccellenza statistica: la zona di Savona è la più coperta di boschi d’Italia. Ci siamo. La colpa delle malattie è dei boschi assassini che coprono grandissima parte dell’immediato entroterra. Il che spiega anche l’anelito filantropico che anima il cosiddetto “partito del cemento” che ogni giorno (con l’involontario aiuto dei piromani) cerca pretesti per radere al suolo la vegetazione.
Dunque, se la responsabilità dei tumori, come ho dimostrato in modo inoppugnabile, va ascritta agli alberi, perché la società Sorgenia di Carlo De Benedetti, che sostiene di produrre energia pulita, si fa pubblicità puntando sul verde di selve inesplorate?
da http://www.ilsecoloxix.it/blog/stella
Ma forse è per questo che De Benedetti ha investito in Tirreno Power, di cui Sorgenia detiene il 39 per cento: il carbone gli serve per pulirsi la coscienza dagli omicidi provocati con l’energia verde.