Val Bormida - 15 settembre 2012, 01:19

E il vecchio PCI > PDS > DS > PD scomparve in un Format. Il predellino soccombe alla scaletta

L’ultimo a lasciare la piazza del Chiabrera in mercedes blu è stato Giorgino Gori, ex direttore di Canale 5 quando Silvio scese in politica. Come Silvio e con Silvio, Giorgino ha capito che il palinsesto prima e i format poi sono una "scienza" e che col ritmo, il montaggio,la regia e soprattutto un lavoro di cesello autorale, portano un prodotto a fare audience / voti. Qualunque prodotto

Uno dei segreti degli inventori (commercianti) di Format TV (ora multimediali) è la consapevolezza che la ripetitività ed una costante messa a punto della scaletta portano all’audience. La religione Cattolica - quella di Giorgio Gori - lo ha capito oltre 2000 anni fa. La messa, con ogni rispetto, è tra i format più riusciti di sempre. Piccole variazioni / novità un una griglia di contenuti precisa. Stacchi musicali, gesti, pause.


Gori (e i suoi autori Magnolia) applicano e mettono in pratica, con dovizia emanuense. La riprova su un campione limitato di puntate, è che ad Arma di Taggia Matteo Renzi lanciando gli stessi filmati (i televisivi li chiamano “contributi”) ha detto le stesse cose che a Savona. Uguali. Tanto da annoiare anche i tecnici che lo han seguito nelle due tappe e da costringere SKY a NON rimandare in onda la diretta da Savona, tanto era simile a quella di Arma di Taggia.

Un Format. Come l'Isola dei Famosi


Così tu vedi Renzi, ma è Gori a scendere in politica. Pensando forse che una società in crisi sia un economia di scala dell’isola con i naufraghi che furono vips.

Renzi un burattino? Non del tutto, anzi no, nonostante la cipria, meno arancione rispetto a quella del Berlusca. Le persone nei reality sono vere, è il resto ad essere finto e a far sembrar di plastica gli attori della domenica.Ma sono gli autori che agiscono e interagiscono facendo "succeder" cose

Questi meccanismi / dinamiche televisive irruppero in politica nel 1994 con il discorso alla nazione di Silvio che scendeva in campo. Ora uno degli uomini di punta di Silvio addestra un politico “a funzionare” sul palco della promozione come in un Format.

Ma il fato vuole che i format abbiano sempre qualcosa di copiato: l’isola dei famosi dal Grande Fratello, le iene tv dalle iene di Quentin Tarantino, il discorso un po’ generico (con filmati di Matteo Renzi) dovrebbe ad un certo punto presentare il nuovo iPhone gonfiabile o l’iPad pieghevole scaldatoast


Prima fu il milione di posti di lavoro e il contratto con gli Italiani, oggi una specie di presentazione Apple senza Steve Jobs o Tim Cook, dove la politica non c’è più, le parole sono scaletta e il politico è diventato il prodotto. O forse lo è sempre stato.

Quando gli elettori saranno consumatori e contribuenti di format politici da strapazzo (ma ben venduti e reiterati) come una brutta trasmissione, allora il cerchio forse si chiuderà, senza le interruzioni di una pubblicità ormai osmotica sull'encefalo.

Poi dicono di Grillo che ha Casaleggio dietro le spalle. Renzi ha un eminenza grigia della tv berlusconiana dietro le quinte, le telecamere, la cipria. Che viene da Bergamo a Savona in mercedes blu son autista per godersi lo spettacolo e vedere se funziona. Quando si dice la classe operaia.

Un po' come se si candidasse Fabio Fazio con Gramellini, Posani, Galeotti e Gino & Michele che gli scrivpmp i discorsi / scaletta. Ma con più paillettes nascoste. E col predellino che soccombe alla scaletta precotta.

mpm