Attualità - 14 settembre 2012, 13:25

AIA alla centrale Tirreno Power per bruciare anche CDR?

A chiederselo l'Associazione MODA in vista della riunione ministeriale di lunedì. Secondo l'associazione i vecchi gruppi a carbone sarebbero adattabili per bruciare il CDR (Combustibile da Rifiuti). Se fossero vere le stime EEA e fossimo a 11.700 morti in 33 anni di carbone? (la foto è di oggi)

In vista del prossimo incontro a Roma del 17 Settembre 2012 presso il Ministero dell’Ambiente della rinnovata Commissione AIA con gli Enti locali (Comuni di Vado e Quiliano, Provincia e Regione) e Ministeri, per decidere se concedere l’autorizzazione AIA (obbligatoria dal 2007) alla centrale Tirreno Power di Vado Ligure, che continua ancora oggi a funzionare pur essendone sprovvista, riteniamo doveroso, ancora una volta, riproporre le seguenti considerazioni sulle presunte infrazioni alle norme italiane e della Unione Europea:

AUTORIZZAZIONE IPPC - AIA Direttiva Europea 2008/1/CE.

La Centrale Tirreno Power di Vado Ligure, a causa del fatto che gli impianti sono sprovvisti di autorizzazione AIA, è uno dei siti industriali che hanno portato alla sentenza di condanna nei confronti dell’Italia da parte della Corte di Giustizia della UE del 31/03/2011 (caso C-50/10).

Ribadiamo ancora una volta che i 2 vecchi gruppi a carbone 3 e 4 della centrale termoelettrica Tirreno Power di Vado Ligure (SV) sono obsoleti, in quanto risalenti agli inizi degli anni ’70, e che gli stessi producono oltre l’80% dell’inquinamento dell’intera centrale.

Essi NON rispetterebbero, almeno a partire dall’anno 2007, le condizioni dei limiti di emissione BAT (Migliori Tecnologie Disponibili), necessari per ottenere l’obbligatoria autorizzazione AIA.

Anche qualora fossero ristrutturati, non potrebbero rispettare i limiti imposti.

La Commissione tecnica di VIA del Ministero dell’Ambiente nel 2008 infatti ha dichiarato "A metà anni novanta, le unità 3 e 4, attualmente alimentate a carbone, sono state oggetto di lavori di ambientalizzazione….Questi sistemi di trattamento fumi non permettono ulteriori improvement tecnologici " ( vedi allegato Commissione VIA 2008 SCARICABILE QUI)

I GRUPPI A CARBONE 3 E 4 SI SAREBBERO DOVUTI FAR CHIUDERE QUINDI GIÀ DAL 2007. (vedi allegato Osservazioni AIA del MODA e allegato Diffida AIA)

Inspiegabilmente però il precedente Governo italiano con l’attuale Governatore Regionale insieme alla Provincia di Savona e i Comuni di Vado Ligure e Quiliano hanno deliberato in Conferenza dei Servizi a Roma il 13 Luglio 2011

come progettato e richiesto da Tirreno Power

addirittura il potenziamento della centrale con un nuovo gruppo a carbone da 460 MW, mantenendo ancora per circa 10 anni in funzione i 2 vecchi gruppi a carbone (per 6 anni il primo e per 9 anni il secondo) che pur ristrutturati non sarebbero a norma con la direttiva IPPC-AIA (vedi BREF della Commissione europea di Siviglia del 2005).


RIFIUTI e Combustibili Da Rifiuti (CDR) Direttiva 2008/98/CE.

La Direttiva 2008/98/CE recepita con il Decreto legislativo 3 dicembre 2010 n. 205 "Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 Novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive" riordina il quadro normativo nazionale in materia di rifiuti e riguardo all’ "efficienza per il recupero energetico" dei rifiuti (allegato C del decreto) "qualifica come attività di recupero energetico (R1)…, l’operazione di incenerimento effettuata in un impianto dedicato per i rifiuti urbani (escludendo quindi il coincenerimento) nel quale sia garantito il raggiungimento di una determinata soglia di efficienza energetica" . (allegato pag 50 "Biologi Italiani" n.3 marzo 2012 R. Laraia "Il quadro normativo nazionale in materia di rifiuti")

Sarebbe evidente, quindi, l’incompatibilità con la normativa italiana e della UE (direttiva 2008/98/CE) riguardo alla possibilità di bruciare i rifiuti solidi urbani come CDR (coincenerimento) nei 2 gruppi a carbone della locale centrale a carbone di Vado, oltretutto priva di AIA, come previsto a pag. 170 del Piano Rifiuti oggi in vigore, (vedi allegato pag. 170 Piano Rifiuti)

IL PIANO DEI RIFIUTI DELLA PROVINCIA DI SAVONA QUINDI, A NOSTRO PARERE, DOVREBBE ESSERE CORRETTO ED AGGIORNATO ALLA NORMATIVA VIGENTE, ESCLUDENDO DEL TUTTO IL COINCENERIMENTO DEI RIFIUTI E AUSPICABILMENTE ADERENDO AL PROGETTO "RIFIUTI ZERO", SENZA INCENERITORI E SENZA AMPLIAMENTI DI DISCARICHE (meno inquinamento e più occupazione), EFFETTUANDO UNA RACCOLTA DIFFERENZIATA SPINTA, QUANDO INVECE IN PROVINCIA DI SAVONA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E’ FERMA A CIRCA IL 30% CONTRO I LIMITI MINIMI DI LEGGE FISSATI PER IL 2012 AL 65%.


POLVERI SOTTILI PM 10 Direttiva 2008/50/CE

Per quanto concerne la direttiva 2008/50/CE, in questi ultimi anni si può ritenere superato il valore limite delle concentrazioni di particolato PM10 nell’aria della zona savonese (Area urbana con fonti emittenti miste).

Infatti, mentre alcune centraline delle PM10 ARPAL dei controlli regionali registravano valori inferiori al limite di legge (DM 60/02), al contrario i dati satellitari europei (ENVISAT) per la zona del savonese registravano valori annuali nettamente superiori ai limiti di legge
(vedi allegato Medie annuali PM10 Sv).

Inoltre dalla lettura dei tabulati regionali relativi ai valori di polveri sottili PM10 già alla data del 9 Agosto 2012 si riscontra nel Comune di Quiliano, con ben 41 giorni, il superamento del valore limite annuale di 35 giorni con sforamento del valore giornaliero di 50 m g/mc. (vedi tabulato PM10 Quiliano)

MORTALITA’ PRECOCI E COSTI DEL CARBONE

Considerando le stime degli studi di Greenpeace di Aprile 2012, valutati secondo i criteri dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) ed elaborati dall’Istituto di ricerca SOMO, si ricaverebbero 54 morti precoci e 250 milioni di euro di costi esterni correlabili alle emissioni della combustione del solo carbone nella centrale di Tirreno Power di Vado Ligure nell’anno 2009.

In 33 anni di funzionamento prevalentemente a carbone, quindi, effettuata una proporzione con le valutazioni europee (EEA) di cui sopra, si potrebbe stimare per la centrale di Vado una mortalità prematura cumulativa di circa 11.700 morti e costi esterni totali per circa 55 miliardi di euro. (vedi allegato Greenpeace 2012)

RITENIAMO QUINDI URGENTE, ALMENO ORA, CHIEDERE CON FORZA ALLE AMMINISTRAZIONI COMPETENTI L’IMMEDIATA CHIUSURA DEI GRUPPI A CARBONE 3 E 4 CHE NON POTRANNO RISPETTARE I VALORI DI EMISSIONE A CAMINO DELLE BAT (vedi valori Bref) COMPATIBILI CON L’AIA, ANCHE A CAUSA DELL’AGGRAVANTE CHE SUGLI STESSI SAREBBE CONCESSO DI BRUCIARE IL RIFIUTO CDR, IL CHE SAREBBE IN CONTRASTO CON LE NORME VIGENTI, AUMENTANDO ANCOR PIU’ L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO PER L’AGGIUNTA DI PERICOLOSE DIOSSINE E METALLI PESANTI AI FUMI DEL CARBONE.

QUINDI CHIEDIAMO DEPOTENZIAMENTO E LA COMPLETA METANIZZAZIONE DI QUESTA "CENTRALE IN CITTA’, CHIUDENDO DEFINITIVAMENTE I GRUPPI A CARBONE E LASCIANDO I GRUPPI A METANO ATTUALMENTE IN FUNZIONE, CHE DA SOLI POSSONO PRODURRE PIU’ DEL DOPPIO DELL’ENERGIA CONSUMATA IN PROVINCIA DI SAVONA, COME GIA’ RICHIESTO DALLA COMMISSIONE SCIENTIFICA DI SPOTORNO COMPRENDENTE ANCHE L’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’. (Prof. Mattioli e Prof. Scalia dell’Università La Sapienza di Roma, Dr. Falqui, Dr. Marano e Dr. Cortellessa I.S.S.).

Savona, 14 Settembre 2012

Dr. Agostino Torcello (Medico pneumologo)
Dr. Virginio Fadda (Biologo)
MODA Savona
 
Milena Debenedetti
MOVIMENTO 5 STELLE SAVONA
 
Dr. Marco Caviglione (Medico di famiglia)
CONSIGLIERE PROVINCIALE
 
Renata Vela
COMITATO AMBIENTE E SALUTE DI SPOTORNO NOLI
 
Prof. Maria Caterina Vincenti
 
Renzo Briano
COMITATO AMBIENTE LEGINO E ZINOLA
 
Prof. Daniela Pongiglione (Consigliere Comune di Savona)
ASSOCIAZIONE NOI PER SAVONA
 
 
 
 
 

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