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Politica | 13 settembre 2012, 13:03

Alassio, il PdL deposita interrogazione e denuncia alla Magistratura in merito alla lettera dell’Assessore del PD Boggiano

Melgrati e Lucchini: "Boggiano paga la troppa attenzione alla regolarità delle pratiche di Giunta" e ancora: "Il 'rispetto delle Regole' per Avogadro vale solo per gli altri"

Alassio, il PdL deposita interrogazione e denuncia alla Magistratura in merito alla lettera dell’Assessore del PD Boggiano

“Melgrati: 'mai mi sarei aspettato di dover difendere l’operato e l’immagine di Boggiano, un avversario politico ma un gentiluomo e per la mia esperienza da Sindaco, un Dirigente capace'.

Con queste parole di fatto il sindaco Avogadro liquida l’esperienza in giunta ad Alassio di Franco Boggiano come assessore: “Burocrate macchinoso che si perde dietro piccolezze invece che cercare di conseguire gli obiettivi prefissati” e continua “la sua attività di amministratore si è improntata ad un esasperato formalismo, costantemente alla ricerca del pelo nell’uovo e della firma fuori posto”.

Ci ricordano tanto le parole con le quali veniva liquidato il consigliere Lucchini, reo di aver messo in discussione alcune scelte del sindaco Avogadro, e di essersi “astenuto” su alcune pratiche, tra cui quella dello spostamento del mercato, in Consiglio Comunale. Con l’arrogante “ducetto” di Montalcino, unto dal Signore, o la pensi come lui, o sei fuori; non c’è spazio per la democratica discussione.

Boggiano scrive al Sindaco: “ho ricevuto segnali e sensazioni circa il nervosismo suscitato dalla mia “troppa attenzione” alla regolarità delle pratiche, in particolare:

  • indennità di carica agli amministratori;

  • rinegoziazione della gestione dei parcheggi a pagamento in maniera pressapochistica;

  • rinegoziazione contratto di affitto immobile (bar di via Gibb) dopo che il consiglio Comunale lo ha inserito nel piano delle alienazioni, vero e proprio obbrobrio, e presentato in sede deliberativa ben due volte!”Boggiano suggerisce inoltre “una attenta lettura del parere legale, e di chiedere a qualsiasi funzionario, legale o altro, che abbia appena un minimo di conoscenza delle regole dell Pubblica Amministrazione e riflettere almeno un attimo sulle devastanti conseguenze che l’adozione dei relativi atti avrebbe comportato”

Dichiara inoltre ai giornali: “dal punto di vista della pubblica amministrazione sono delle bestialità assolute perché vincolano il Comune per periodi lunghi con grossi rischi e scarsi benefici; per quanto al chiosco un prolungamento del contratto ne farebbe precipitare il prezzo di vendita, visto che si è deciso di alienarlo” …parole gravi, che denotano che “c’è del marcio in Danimarca”, parafrasando William Shakespeare.

Appare chiaro che Franco Boggiano paga il suo interessamento circa le pratiche di rinnovo dell’appalto dei parcheggi a pagamento; o l’ipotizzato rinnovo dell’affitto di un bar che dovrà essere alienato, nonostante fosse stato inserito nella prima deliberazione Consiliare n. 79 del 27.10.2011 relativa al Piano delle Alienazioni Immobiliari, e non nella seguente, la n. 86 del 24.11.2011, in cui è stato approvato il prospetto dove sono evidenziati i cespiti oggetto di alienazione, così da far crollare il prezzo di acquisto del bar; o sulla regolarità dei conteggi del calcolo dell’indennità (aumentata ai massimi livelli, più che ogni giunta della Provincia di Savona) di carica di sindaco e assessori? 

Abbiamo presentato una interrogazione urgente in Consiglio Comunale, e contemporaneamente una segnalazione-esposto alla Procura della Repubblica su questi gravi fatti esaminati dall’interno della “stanza dei bottoni” da un assessore importante come quello al bilancio; nella stessa denuncia segnaliamo anche che il fatto che l’ex e futuro vicesindaco Sibelli, aveva minacciato verbalmente nell’ufficio del geom. Tezel, in allora funzionario dell’Ufficio Tecnico, l’allora consigliere di maggioranza Fabio Lucchini, al quale lo stesso Tezel  stava fornendo atti ufficiali, oggetto di una verifica da parte di Lucchini, perché “ficcanasava” eccessivamente nelle pratiche della amministrazione, specialmente quelle che allo stesso sembravano “poco pulite” o almeno strane, ingiungendogli di farsi gli affari Suoi, e che se aveva qualcosa da chiedere avrebbe dovuto chiederla appunto al Sibelli. Una storia che assomiglia a quella di Franco Boggiano. Ancora una volta la dimostrazione che il tanto sbandierato 'rispetto delle regole', una volta eletti, non vale più, almeno per Avogadro e Compagni”.

Com. Melgrati e Lucchini Consigliere Comunale PdL

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