Attualità - 04 settembre 2012, 11:28

Avogadro: Non so per quanto ancora la TPL potrà tirare la corda

Il comune di Alassio versa annualmente 161 mila euro. Ora TPL ne chiede altri 56 mila, ma su 18 corse tagliate 12 riguardano il ponente savonese

"Sempre con maggior frequenza, io i miei collaboratori e i miei concittadini ci domandiamo che senso ha per un comune come Alassio restare agganciato ad un carrozzone come la TPL, l'azienda che gestisce il trasporto pubblico locale.

Dopo che la SAR, in cui i comuni del Ponente Savonese, potevano vantare ancora una voce in capitolo, è stata fagocitata dalla TPL l'estremo ponente savonese è diventato l'ultima ruota del carro, o meglio del "carrozzone".

La ciliegina sulla torta era arrivata con l'assurdo accordo di programma in cui i Comuni, nella totale assenza di un piano di sviluppo aziendale credibile, erano stati ricattati con la richiesta di ingenti ulteriori contributi senza i quali si sarebbe arrivati a licenziamenti e a tagli delle corse. Un ricatto in piena regola a cui il Comune di Alassio non ha ceduto consapevole che gli oltre 161 mila euro che annualmente versa alla TPL dovrebbero essere più che sufficienti a garantire un servizio di trasporti dignitoso, senza doverli ulteriormente incrementare, come richiesto, di altri 56 mila Euro.

Adesso arrivano gli ulteriori tagli alle corse e casualmente su 18 tagli effettuati 12 riguardano il Ponente savonese e quel che è peggio sono tagli fatti non considerando le esigenze dell'utenza ma solo quelli dell'azienda e quindi colpiscono corse importanti ed essenziali per le Frazioni, lasciandone in essere altre assolutamente irrilevanti.

Non so per quanto ancora la TPL potrà tirare la corda, ma noi come Comune di Alassio non staremo a vedere e ci stiamo già organizzando per creare un servizio di navette alternativo, e certamente meno oneroso, per servire le nostre Frazioni, Solva, Moglio e Caso, e rispondere alle esigenze di un'utenza che per la TPL è solo carne da macello".

Roberto Avogadro