Attualità - 03 settembre 2012, 16:23

L'influenza di Di Tullio sull'abbandono di Luca Pesce del doppio incarico

Visto il ritorno di Livio “Piastrello” Di Tullio, occorre ricordare un piccolo particolare che giustifica un aspetto del presente e probabilmente ne giustificherà il futuro

Visto il ritorno di Livio “Piastrello” Di Tullio, occorre ricordare un piccolo particolare che giustifica un aspetto del presente e probabilmente ne giustificherà il futuro.

Il nomignolo “Piastrello” deriva dalla propensione del nostro Livio a ricoprire con pavimenti in piastrelle il verde di giardini e aiuole.

Molti ricorderanno il caso dei giardini di piazza delle Nazioni e il tentativo di piastrellare detti giardini. Tentativo in parte fallito grazie a un comitato di genitori, il primo di una lunga serie di comitati che nasceranno in contrapposizione al sindaco Berruti, che contestò vivacemente tale l'iniziativa.

Non tutti però ricordano che tale iniziativa non era conseguenza di un progetto approvato in giunta ma semplicemente di una richiesta fatta direttamente dal buon Livio indovinate a chi? All'ATA.

E chi era allora il presidente dell'ATA? L'ing. Nanni Ferro che guarda caso era contemporaneamente anche direttore generale del Comune.

E chi era il dirigente dell'ATA che personalmente seguiva i lavori di piastrellamento dei giardini senza preoccuparsi di sapere se i lavori erano approvati o no, se avevano quindi la necessaria copertura finanziaria o no? L'ing. Luca Pesce, che si assunse davanti all'opinione pubblica tutta la responsabilità dei lavori e di li a pochi mesi venne premiato dall'ing. Ferro, con il benestare di Livio, ed elevato a dirigente del settore lavori pubblici del Comune di Savona.

Quindi appare evidente come l'attuale conflitto di interessi Comune/ATA dovuto al doppio incarico dell'ing. Pesce affondi le sue radici nell'allora conflitto di interessi Comune/ATA dovuto al doppio incarico dell'ing. Ferro.
 E come il ritorno di Livio “Piastrello” Di Tullio potrebbe influire sui tempi di abbandono del doppio incarico dell'ing. Pesce, che potrebbero dilatarsi a dismisura in barba a qualunque disposizione della Corte dei Conti.

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