E' vero che d'estate la politica ha sempre e solo fatto parlare di sè per le boutade di qualcuno, stile "rito dell'ampolla", ma stavolta sembra che il gran caldo stia influendo in misura maggiore rispetto il passato sulle parole di parecchia gente.
E' di un mese fa la notizia secondo la quale Roberto Maroni in persona lanciava l'idea di una nuova regione, quella dei "Laghi", che dovrebbe comprendere le attuali province di Varese, Como, Lecco e Sondrio in Lombardia, unitamente con quella piemontese del Verbano Cusio Ossola. Commenti entusiasti sull'iniziativa anche da parte del presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota.
Con un avvertimento: "Non dovrà essere una maxi Lombardia - tuonava il Governatore, mentre sottoscriveva virtualmente il progetto maroniano - Prima il Nord". Eh sì, perchè nel bel mezzo si era inserito nientemeno che Roberto Formigoni, che vantava la paternità del progetto rispetto a Maroni. Risposta immediata del discusso primo cittadino del Pirellone: "Non sono interessato a vecchie strade secessioniste o di partito bocciate dalla storia".
Intanto, la futura nuova regione è diventata "macro", arrivando ad estendere i propri confini a tutto il Piemonte, la Lombardia, la Liguria, il Veneto e, forse forse, anche l'Emilia. Una sorta di nuova Baviera all'italiana.
Potevano stare a guardare quelli sull'altra sponda del fiume? Pardon, del mare. Che hanno fatto ben di più dei lombardi. A Sanremo è nato infatti un comitato, demoinato Alpazur (Alleanza Ligure Piemontese AZione Unità Regionale) che ha già belle che pronta una delibera da far votare a 147 comuni e ad un centinaio di Enti, Ordini Professionali, Associazioni e privati delle province di Savona, Imperia e Cuneo, per la creazione, off course, dell'ennesima nuova regione.
E per dimostrare che stanno facendo sul serio, assicurano che "Un notaio di Sanremo ha già assicurato di effettuare GRATUITAMENTE il rogito dell'atto notarile dimostrando, in tal modo, la sua condivisione". Atto che servirà "per far vedere al Governo che non scherziamo e per attivare le incombenze costituzionali richieste dall'art. 132 della Costituzione per l'unione della Liguria e del Piemonte in una sola Regione Alpi Occidentali" .
Si dovrà coinvolgere la politica, naturalmente. Allora, quelli di Alpazur hanno "pregato i sigg. Presidenti delle Province di IM, SV e CN di attivarsi per procurare le adesioni necessarie senza distinzione di appartenenza politica sia pure, per ora, limitatamente al territorio di IM,SV e CN costituendo, NOI CONFINANTI CON LA FRANCIA, il germoglio dell'iniziativa". Come dire, per ora fermiamoci qui, in seguito vedremo.
Già fissata, o quasi, la data per la votazione della delibera, che dovrà essere approvata "contemporaneamente, in una delle prossime domeniche da tutti i Comuni, Enti, ecc. per dimostrare al Governo quale è il pensiero "unanime" delle popolazioni locali". Con una postilla, che sa di pietra tombale sul dissenso: "I pochi critici, non conoscono bene la situazione".
Per fortuna finirà anche il gran caldo, e con esso l'estate 2012...