Attualità - 16 agosto 2012, 08:52

Un daino, un voto

L'Enpa contro il bacino elettorale "amanti della caccia"

Un daino, un voto

"Riprende oggi, 16 agosto, fino al 15 settembre, in boschi con visibilità di pochi metri e con armi di gittata utile di un chilometro, la caccia di “selezione” al capriolo (maschio).

I colpi di fucile spaventano, e mettono in pericolo, sia gli escursionisti che decine di specie animali alle prese, in questa stagione, con la cura e l’ accrescimento dei piccoli; precise norme di legge europee vietano la caccia durante questa fondamentale fase del ciclo biologico ma le leggi sulla caccia, statale e soprattutto regionale, ridotte ad un colabrodo dai politici amici dei cacciatori, consentono ogni tipo di deroga che, impugnata davanti ai TAR o alla Corte Costituzionale, viene spesso dichiarata illegale o incostituzionale, dopo aver fatto però gran danno al mondo animale.

Questa caccia di selezione, come quella al cinghiale, non avrà ripercussioni sulla popolazione complessiva delle specie; ma cinghiali, daini e caprioli valgono voti e soldi solo se usati come sanguinario passatempo per cacciatori; e pazienza se essa, come anche le battute straordinarie al cinghiale ormai giornaliere e tutto l’anno, non ne ridurrà il numero ed i danni alle colture.

Si spiega così come mai gli appelli lanciati da quindici anni dalla Protezione Animali savonese di coinvolgere il mondo scientifico – beninteso quello non “fissato” sulla caccia di selezione -  per ricercare metodi di contenimento diversi dal fucile, sistematicamente fallito nel contenere le  popolazioni animali, siano ignorati dai politici ed amministratori amici dei cacciatori; riesce più difficile capire l’atteggiamento delle organizzazioni contadine ed agricole, anch’esse favorevoli agli inutili e dannosi fucili".

com.

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