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Politica | 16 agosto 2012, 12:19

Melgrati presenta un'interrogazione sul futuro della Rsa: “Oggi al quarto piano dell’Ospedale di Albenga, nuovamente ad Alassio”

”Sarebbe bello ma credo rimarrà nel libro dei sogni e delle promesse mancate”

Melgrati presenta un'interrogazione sul futuro della Rsa: “Oggi al quarto piano dell’Ospedale di Albenga, nuovamente ad Alassio”

“Dopo la chiusura della R.s.a. di Alassio per cartolarizzare l’ex Ospedale Val d’Olivo e il plesso della ex Dialisi per fare cassa al fine di coprire il disavanzo della Sanità Pubblica della Regione Liguria c’è stato il trasferimento della R.s.a. dalla sede di Alassio all’Ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga; nella scheda allegata alla proposta di Legge Regionale sulla Valorizzazione dell’ex Ospedale Val d’Olivo di Alassio e della annessa palazzina ex Dialisi, dove sono previsti il cambio di destinazione d’uso in Alloggi di lusso e la successiva asta per la vendita degli immobili, è stata riservata una quota pari al 10% circa (450 mq.) per la realizzazione, a carico di chi acquisirà l’operazione, di un volume attrezzato per R.s.a. (residenza sanitaria per lungodegenti), oggi trasferita presso il quarto piano dell’Ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga.

Questa quota di destinazione d’uso a R.s.a., una volta terminati i lavori dell’operazione immobiliare di chi si aggiudicherà l’asta pubblica per la realizzazione di alloggi di lusso nell’ex Ospedale Val d’Olivo e nella ex palazina Dialisi (circa 4.716 metri quadrati totali) ,dovrebbe ritornare ad essere adibita a R.s.a., con il ritorno della stessa da Albenga ad Alassio, ci lascia molto perplessi. I dubbi nascono dai vistosi tagli del bilancio della Sanità in Liguria e la prevista drastica riduzione di posti letto in provincia di Savona, con le ovvie economie di scala che la nuova location presso l’Ospedale di Albenga comporta, e la contiguità con il Reparto Riabilitazione, anch’esso trasferito da Alassio ad Albenga.

Siamo ancora più perplessi e preoccupati per il fatto che non è stato stipulato uno straccio di convenzione preventiva tra il Comune di Alassio, la Regione Liguria e l’Asl n. 2 Savonese teso a impegnare la Regione e quindi la stessa A.s.l. n. 2 Savonese a riportare ad Alassio, una volta realizzato e attrezzato il plesso a destinazione R.s.a. che in teoria dovrebbe rimanere nella disponibilità, se non nella proprietà, del Comune di Alassio.

Ancora di più siamo allarmati dopo aver registrato le “vanterie” dell’assessore all’urbanistica di Alassio, Domenico Bogliolo, uomo del P.d., che confonde Edilizia Popolare (E.r.p.) con Edilizia Convenzionata e magnifica questo accordo con la Regione Liguria, che dovrebbe riportare un servizio al territorio importante come la R.s.a. (residenza sanitaria assistita per lungodegenti), dopo i lavori, a carico dell’impresa che si aggiudicherà l’asta, ad Alassio.

Ho ritenuto necessario presentare una interrogazione urgente all’assessore alla Sanità Claudio Montaldo sulle reali intenzioni dello stesso, della Giunta Regionale di sinistra e del Direttore Generale dell’A.s.l. n. 2 Savonese Flavio Neirotti di riportare, una volta realizzata la struttura, la R.s.a. ad Alassio, sulla scorta di quanto realizzato, magari con l’ausilio di privati, come a Varazze, con una operazione che ha fatto onore all’impegno della Giunta di Centro-destra di Varazze.

Sarebbe grave realizzare un plesso per destinazione d’uso R.s.a. e lasciarlo tristemente abbandonato e vuoto, monumento alla mancanza di programmazione e di coordinamento tra Comune e Regione, che non avrebbero, in questo caso, saputo valutare l’evoluzione della situazione”.

Com. Marco Melgrati, Consigliere Regionale Gruppo PdL

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