Era l'8 agosto del 1956 quando si consumava la tragedia di Marcinelle. In quella data, drammatica nella storia dell'emigrazione italiana nel mondo, nell'esplosione della miniera di carbone di Marcinelle in Belgio perdevano la vita 262 minatori, dei quali 136 emigranti italiani, oltre a 95 belgi e in totale di 12 nazionalità.
Fu una vera e propria catastrofe, che determinò la fine dell'emigrazione italiana nel Belgio e l'inizio di una sensibilità diversa per le indispensabili condizioni di sicurezza sul lavoro. Dal 2001, l'8 agosto di ogni anno viene celebrata la “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo” istituita dal Presidente del Consiglio per ricordare tutti i connazionali caduti sul lavoro in Italia e all'Estero.
Anche il Sindaco di Savona Federico Berruti e l'Amministrazione Comunale di Savona ricordano la ricorrenza, facendo proprio l'invito del Prefetto Gerardina Basilicata.
In questo giorno, in osservanza dell'Art.1 della Costituzione Italiana, si intende non solo ricordare e commemorare i nostri connazionali vittime della tragedia occorsa nella miniera del Bois du Cazier a Marcinelle, ma ricordare e rendere omaggio a tutte le cittadine ed i cittadini italiani che lasciarono il Paese e contribuirono, con il loro lavoro ed il loro sacrificio, allo sviluppo dell’Italia e dei rispettivi Paesi di accoglienza.