"Riteniamo che nel rapporto con la Corte dei Conti, organo dello Stato con funzioni giurisdizionali e amministrative di controllo in materia di entrate e spese pubbliche, ci sia ben poco da chiarire, come afferma di voler fare il sindaco, ma che si debba invece con sollecitudine e serietà prendere atto dei gravi errori commessi ed attivarsi immediatamente per ridare equilibrio, correttezza e trasparenza alla situazione economica del nostro Comune.
Il sindaco si è addirittura riferito alla pronuncia della Corte dei Conti definendola “un’opinione” e poi ha vaneggiato di voler adempiere alle prescrizioni imposte dalla Corte dei Conti in virtù di un fantomatico “spirito di collaborazione istituzionale”. Forse il Procuratore Ermete Bogetti deve spiegargli due - tre cosette...
Speriamo che qualcuno gli spieghi - anche in fretta - la gravità della situazione!
La fase dei chiarimenti c’è già stata e le insussistenti controdeduzioni del Comune sono quasi tutte state rigettate dai magistrati contabili.
Alle stupefacenti parole del sindaco si sono recentemente aggiunte le dichiarazioni dell’assessore Lugaro che è intervenuto sulla vicenda del doppio incarico del dirigente Pesce, ritenuto illegittimo dalla Corte dei Conti.
“Sul fatto del doppio incarico dell’ingegner Pesce c’è una normativa da rispettare” dichiara l’assessore Lugaro “che però farà perdere ai savonesi 700.000 euro, che invece abbiamo risparmiato in questi anni”.
Tralasciando la cifra che appare palesemente priva di fondamento e limitandoci al concetto espresso ci auguriamo, anzi siamo (quasi) certi, che l’assessore non intendesse affermare che per risparmiare denaro sia accettabile violare le leggi.
Volendo estremizzare questa “curiosa” teoria sarebbe lecito commettere reati amministrativi pur di far cassa! “Spero che quelle persone che additano l’ingegner Pesce” conclude l’assessore Lugaro “siano anche in grado di presentarsi davanti alla gente, ai savonesi, per spiegare 700.000 euro da sobbarcarsi in quattro anni”.
Qui ci sembra quasi di ascoltare il pensiero di altri figuri/e dell'amministrazione... Ci permettiamo di ricordare all’assessore che denunciare evidenti irregolarità amministrative, sino a prova contraria, è dovere di chiunque, soprattutto di chi ha ruoli istituzionali, in maggioranza e in opposizione, oltre che ovviamente degli organi competenti in materia.
Noi non riteniamo che la Corte dei Conti debba presentarsi davanti ai cittadini a spiegare quali violazioni, illegittimità o disavanzi abbia rilevato e come siano state gestite determinate situazioni, ne tanto meno dovrebbe presentare alcuna spiegazione chi come noi aveva rilevato l’anomalia del doppio incarico.
Crediamo piuttosto che questa maggioranza abbia il dovere di spiegare ai cittadini quali irregolarità vi siano state e quali conseguenze porteranno alle fasce più deboli della cittadinanza stessa.
Magari cominciando a spiegare a disoccupati, pensionati e persone con basso reddito che la scelta di alzare l'aliquota IMU ai massimi livelli, servirà per ripianare le voci di un bilancio che a causa delle “illegittimità riscontrate” e della “situazione di squilibrio strutturale” la Corte definisce “non conforme ai principi di legalità”.
Forse il sindaco, la giunta e i consiglieri di maggioranza non hanno compreso la gravità della pronuncia, continuando ad additare tutte le problematiche emerse come meri "errori tecnici", un approccio semplicistico e superficiale, un goffo tentativo di sviare l'attenzione da una situazione finanziaria disastrosa, già ampiamente sulle spalle dei savonesi che godono uno dei più alti debiti procapite fra i Comuni d'Italia.
Ben più grave dei presunti 700.000 euro risparmiati con un doppio incarico illegale."