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In Breve

IL PUNTO DI MARIO MOLINARI | 04 agosto 2012, 14:56

E il Procuratore salvò il Ministro. Ma la Gazzetta non china il capo: quelle parole ci sono (con aggiornamenti)

Notizia dopo notizia, la misura si sta avvicinando al colmo. Il nome del Ministro dell’ “ambiente” nelle intercettazioni della Procura della Repubblica di Taranto che indaga sul disastro Ilva? Il capo delle relazioni esterne (opportunamente intercettato) avrebbe affermato: “Clini è un uomo nostro”, ma Lui smentisce ogni rapporto e chiede aiuto al Quirinale e al Ministro di Giustizia. Alle 18:17 il Procuratore smentisce che vi sia il nome del ministro negli atti

E il Procuratore salvò il Ministro. Ma la Gazzetta non china il capo: quelle parole ci sono (con aggiornamenti)

 Prima di esser promosso Ministro dal Governo Monti nel novembre del 2011, Corrado Clini è stato un Dal 1991 al 2011 direttore generale del ministero dell'Ambiente:

Dal 1991 al 2000 Direttore Generale del Servizio Prevenzione dell'Inquinamento Atmosferico e acustico nelle industrie, dove tra l'altro ha pubblicato il primo (e unico) Rapporto sulle 18 aree a rischio di incidente rilevante in Italia (1992).

Poi per altri dieci anni Direttore Generale della Protezione Internazionale dell'Ambiente dal 2000 e Sviluppo Sostenibile dal 2002, unificate nel 2003 nella direzione generale per la Ricerca Ambientale e lo Sviluppo e nel 2010 direzione generale per lo Sviluppo Sostenibile, il Clima e l’Energia.

Vent’anni dietro le quinte nei posti che contano davvero, lontano dagli agognati riflettori. Un uomo chiave. Un medico anche, che da laureato dovrebbe aver giurato Ippocrate. In sella nell’ombra, governo dopo governo, anche durante la penultima gestione Prestigiacomo, che ha visto approvate Autorizzazione Integrate Ambientali AIA e VIA al limite dell’incredibile. Ma gli esperti sono loro...

Per tutta la mattinata le agenzie sono state cautissime, mentre la Gazzetta del Mezzogiorno, La Stampa con Guido Ruotolo e RaiNews24 (AUDIO) a vario titolo pubblicavano i primi contenuti di queste abominevoli chiaccherate di Girolamo Archinà, capo delle relazioni esterne dell’ ILVA che parlerebbe di Corrado Clini come di “un uomo nostro”.

Giusto ieri con i dovuti tira e molla dichiaratori, sulla spinta del Ministro dell’ambiente il governo aveva approvato aiuti all’Ilva per un ammontare di 336 Milioni di Euro pubblici.

La sensazione è di esser solo all’inizio dell’ennesima storiaccia all’italiana dove le ombre sulla stampa, il ministro e il Minambiente devono essere fugate. L’Ordine dei Giornalisti ha già chiesto in mattinata le carte alla Procura per capire quale collega sia coinvolto, ed avviare a stretto giro procedimenti disciplinari, che vanno dal richiamo, alla sospensione, radiazione dall’Albo. Non esistendo un albo dei Ministri, per quelli finiti nelle carte della Procura, le dimissioni sarebbero un gesto gradito da un Paese che vuol’essere “europeo”

Corrado Clini nel frattempo smentisce:

"Il ministro Clini "non si è mai occupato della Autorizzazione integrata ambientale dell'Ilva" "nè ha mai avuto rapporti con la dirigenza Ilva" in merito. Le "insinuazioni" sono state segnalate al Capo dello Stato e al ministro della Giustizia. Lo fa sapere il ministro in merito a un'intercettazione riportata sulla stampa."

Vent'anni al Ministero?

Dunque la Procura di Taranto e i giornalisti si sarebbero inventati tutto? E in caso contrario, come si smentisce un registratore legale, attivato con un Decreto? Magari Archinà faceva lo sbruffone al telefono. Ma si; avrà certo fatto lo sbruffone, un po' come successe nel 2009, quando strappò di mano in pubblico il microfono al Giornalista Luigi Abbate che stava intervistando Riva (senza voce) a proposito dei tumori a Taranto. Riva disse che i tumori erano inventati. Lo vedete qui sotto.

Se un cittadino finisce in un'inchiesta chiama il suo avvocato (o ne prende uno d'ufficio) e si difende. Clini no. Lui chiede aiuto al Capo dello Stato in vacanza e al Ministro della Giustizia del suo governo.

Alle 18:17 poi: "Il nome del ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, non compare in alcuna intercettazione depositata dalla Procura di Taranto nell'udienza del Riesame, nella quale sono stati discussi i ricorsi sul sequestro degli impianti dell'area a caldo dell'Ilva e sull'arresto di 8 dirigenti ed ex dirigenti del Siderurgico. Lo precisa il procuratore di Taranto, Franco Sebastio, in merito al contenuto di un'intercettazione pubblicata da un quotidiano regionale in cui un dirigente Ilva avrebbe definito Clini "un uomo nostro". "Con riferimento a notizie stampa - e' scritto nella nota diffusa dal capo della Procura di Taranto - sul contenuto di intercettazioni telefoniche depositate nel corso dell'udienza tenutasi davanti al tribunale del Riesame nel procedimento penale relativo a ipotesi di reati ambientali a carico di dirigenti dello stabilimento Ilva spa, si precisa che in nessuna di tali intercettazioni risulta - direttamente o indirettamente - il nome del ministro dell'Ambiente, Corrado Clini" (Ansa)

Alle 18:47 l'Ilva scarica Archinà: improvvisamente non va più bene

Girolamo Archina', ex public relations del Siderurgico, indagato per corruzione in atti giudiziari in un'inchiesta della Procura di Taranto riunita con il procedimento penale sfociato nel sequestro degli impianti Ilva e nell'arresto di otto dirigenti ed ex dirigenti dello stabilimento, da oggi non ha piu' alcun rapporto di lavoro con l'azienda siderurgica. Lo comunica in una nota il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante. ''La societa' - e' scritto nella nota - ha da oggi interrotto ogni rapporto di lavoro con il sig. Girolamo Archina' che pertanto in alcun modo e in nessuna sede puo' rappresentare la societa' stessa. La decisione del presidente - si aggiunge - e' stata immediatemente presa dopo quanto emerso nel corso del procedimento di riesame' (Ansa)

Pace.

Alle 19:38 La Gazzetta del Mezzogiorno non ci sta, e conferma tutt

''Del corposo fascicolo relativo alle indagini solo poche pagine di sintesi sono state effettivamente depositate per questa prima valutazione dei giudici''. Lo sottolinea la Gazzetta del Mezzogiorno in riferimento alla nota del procuratore della Repubblica di Taranto, Franco Sebastio, il quale ha precisato che il nome del ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, non figura negli atti della Procura depositati presso il tribunale del Riesame nell'ambito dell'inchiesta sull'Ilva. ''Il nome di Clini, all'epoca direttore generale del ministero dell'Ambiente - prosegue il quotidiano in una nota - figura in una intercettazione di Girolamo Archinà, responsabile delle pubbliche relazioni dell'Ilva, oggi licenziato, il quale si vanta testualmente 'Clini è uomo nostro'''. La Gazzetta del Mezzogiorno - conclude - ''ha riferito nell'edizione odierna di questa intercettazione, senza per questo avanzare alcun sospetto sull'attuale ministro: l'articolo parla dell'inchiesta nel suo complesso e non entra nel merito degli atti di sintesi depositati al Riesame''. (ANSA).

Clini dunque ci sarebbe. Allora come mai, dopo gli strilli al Capo dello Stato e al Ministro della Giustizia il Procuratore sebastio si è affrettato a smentire?

Ore 19:41 Clini come se niente fosse: "Ringrazio il procuratore di Taranto Franco Sebastio per aver fatto chiarezza, smentendo la notizia di un riferimento a me nelle intercettazioni depositate nell'ambito dell'inchiesta sul caso Ilva, che e' stata pubblicata oggi da alcuni organi di stampa". Lo ha affermato in una nota il Ministro dell'ambiente Corrado Clini che nel pomeriggio ha avuto anche un cordiale colloquio telefonico con il procuratore Sebastio.

Cordiale colloquio?!?

Ma prosegue: "La nota della procura - rileva Clini - sgombra il campo da insinuazioni gravi in un momento in cui il Ministero dell' Ambiente e' impegnato al massimo per trovare ed attuare soluzioni che garantiscano la salute pubblica, (e prima no? ndr) la tutela dell'ambiente e la bonifica delle aree inquinate a Taranto". Resta da chiarire - precisa la nota - come e per quale motivo la notizia sia stata divulgata, inserendo per molte ore oggi un pesante elemento di turbativa nella delicatissima vicenda Ilva.

Molto semplice. Forse è un errore, forse è esatta - come conferma la Gazzetta del Mezzogiorno, che non è parte in causa nella faccenda e non ha alcun interesse ad inventarsi cose.

 Staremo a vedere, o a non vedere più nulla. Un colossale equivoco o poteri fortissimi in sommovimento?

Godetevi i filmati di come attua dirigenza e portavoce ILVA innanzi a domande dirette e scomode.

Ma volendo c'è anche un bel Vendola:

 

mpm

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